- Gennaio 17, 2013
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Piano città – Tempi record per i primi 28 progetti, Delrio: “Buona prova, adesso favorire avvio di tutti i progetti presentati, 18 miliardi per la crescita”
Una “rivincita” dei Comuni. La dimostrazione che dalle città può e deve ri...Una “rivincita” dei Comuni. La dimostrazione che dalle città può e deve ripartire la crescita del Paese. Decolla il Piano città, 28 interventi in aree urbane che attiveranno investimenti totali per 4,4 miliardi e decine di migliaia di posti di lavoro. E parte “un modello di concertazione tra Stato centrale ed enti locali che non può arrestarsi qui – dice il presidente dell’Anci Graziano Delrio – ma va alimentato e sostenuto anche nel futuro”. Alla luce soprattutto del fatto che sono in realtà 457 i progetti inviati dalla città alla cabina di regia, partecipata anche dalle Associazioni imprenditoriali, che ne ha selezionati appunto 28.
I progetti sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza dello stesso Delrio, del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, del ministro dell’Ambiente Corrado Clini e del Sottosegretario con delega alle Infrastrutture Mario Ciaccia.
Per spiegare il successo di un’iniziativa di legge che in soli sei mesi è riuscita a far maturare i suoi frutti, Passera insiste proprio sul “concetto di cabina regia: abbiamo messo in moto un tavolo con tutti gli attori coinvolti, lo Stato centrale con i Ministeri, l’Anci, le Regioni, i costruttori. Si è saputo lavorare bene insieme, costruendo un meccanismo collaudato che può essere replicato in ogni campo dello sviluppo, dall’housing sociale al piano scuola, ai progetti di green economy”.
Ed è proprio nella cabina di regia che ha preso forma “quell’alleanza tra Stato e Comuni che abbiamo tanto invocato – dice Delrio – e che dopo dieci anni di nulla ci ha consentito di mettere in piedi in tempi record un progetto di rigenerazione urbana su tutto il territorio nazionale”. Delrio si riferisce non solo ai primi 28 progetti selezionati e finanziati, ma al complesso delle 457 proposte arrivate dalle città, “che consentirebbe l’attivazione di investimenti per più di 18 miliardi, di cui otto già disponibili”. Ecco perché “il parco progetti andrà valorizzato anche in futuro, con nuovi finanziamenti per dare ossigeno all’economia e favorire una crescita sana, in un’ottica tipicamente europea di valorizzazione delle aree urbane, luoghi dello sviluppo e della ricerca”.
Apprezzamenti per il ruolo svolto dall’Anci e dai Comuni sono arrivati anche dal Sottosegretario Ciaccia, che ha ringraziato in modo particolare l’Associazione “per aver messo a disposizione 40 persone per lo studio e la selezione dei progetti”. Tra i principali sostenitori dell’iniziativa anche Clini, dal quale arriva ancora una volta l’auspicio “che questo esperimento ben riuscito diventi un patrimonio acquisito e non resti un evento isolato”.
Ma quali sono nel dettaglio i progetti selezionati? Il Fondo per l’attuazione del Piano consisteva in 224 milioni, ai quali se ne sono aggiunti 94 destinati specificamente alle zone franche urbane del sud (Macro Area Convergenza). A partire da questi fondi, la selezione è stata fatta privilegiando progetti ad immediata cantierabilità, e finanziando le quote mancanti di questi progetti per consentirne l’avvio: da qui l’attivazione dei 4,4 miliardi di investimenti.
Delle 28 città selezionate spiccano innanzitutto Taranto, L’Aquila e Genova, città pesantemente colpite da eventi come l’inquinamento ambientale dell’Ilva, il terremoto e le alluvioni. Grazie ai progetti finanziati dal Piano città, a Taranto partirà un progetto per la creazione di una foresta urbana nel quartiere che ospita l’industria siderurgica, a Genova verrà messo in sicurezza il Rio Fereggiano, a L’Aquila nascerà un Parco urbano al posto della vecchia piazza d’Armi. A Trieste verranno recuperate alcune caserme, a Venezia il centro storico di Mestre sarà riqualificato. Nuovi servizi, edilizia residenziale pubblica, infrastrutture e recupero di aree degradate interesseranno Verona come Roma, Torino ma anche Settimo Torinese, Milano e Pieve Emanuele. E Poi Pavia, Reggio Emilia, Bologna, Rimini, Firenze, Ancona, Foligno, Napoli, Eboli, Bari, Lecce, Potenza, Matera, Lamezia terme, Erice, Catania e Cagliari. “Un primo e importante passo – conclude Delrio – ma adesso ci aspettiamo che arrivino nuovi finanziamenti anche per tutti gli altri progetti validi, che non hanno superato questa prima selezione”. (mv)