- Giugno 12, 2019
Beni pubblici
Pensionati e amministratori comunali contro il degrado e per il recupero degli spazi urbani
Sottoscritto un protocollo d’intesa tra Anci e Cna per il programma “Nonni per le città”. Il presidente Decaro: “Nel delicatissimo ruolo assolto dai sindaci i concittadini con più anni sulle spalle possono essere alleati preziosi. Anche e proprio in un dialogo opportuno e fecondo con i più giovani”“Il protocollo d’intesa, tra Cna e Anci, ‘Nonni per le città’, ha l’ambizione di contribuire a quel lavoro di cucitura delle relazioni che fanno delle nostre città, delle comunità. In questo delicatissimo ruolo che i sindaci già assolvono, per dovere di mandato e con passione, i concittadini con più anni sulle spalle possono essere alleati preziosi. Anche e proprio in un dialogo opportuno e fecondo con i più giovani”. L’ha dichiarato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, in occasione della firma del protocollo con il presidente di Cna pensionati, Giovanni Giungi.
Il documento avvia una collaborazione per mettere in campo interventi di amministrazione condivisa e partecipata in collaborazione con la popolazione più anziana. Cura e rigenerazione dei beni comuni, contrasto al degrado e recupero dello sviluppo degli spazi urbani sono obiettivi al centro del protocollo che ha lo scopo di investire sul concetto di cittadinanza promuovendo un invecchiamento attivo della popolazione e la trasmissione del saper fare artigiano.
Nei Comuni italiani saranno promossi progetti da portare avanti insieme, Cna pensionati e amministratori locali per sperimentare buone prassi che, con il contributo di Anci, possano propagarsi di città in città.
“Vogliamo rappresentare un presidio attivo sul territorio in termini sia culturali che sociali – spiega Giungi – una presenza che possiamo far valere, nei parchi, nelle piazze ma anche accanto al grande patrimonio di beni culturali di cui è ricco il nostro Paese. Il mondo dell’artigianato e delle Pmi, infatti, intende dare il proprio contributo su molti fronti: il mantenimento e la riqualificazione urbana, per esempio, oppure l’esperienza del ruolo di sentinelle dei beni culturali. Ci piacerebbe anche coinvolgere le scuole nell’ottica della trasmissione dei saperi fra anziani e giovani come abbiamo già avuto modo di fare con successo grazie al nostro progetto ‘Fra generazioni’ che tanto successo ha avuto in tutta Italia”.