• Gennaio 25, 2023
di Giuseppe Pellicanò

Finanza locale

Pella: “Commissione Bilancio Camera in tour per rispondere alle esigenze dei territori”

Il vice presidente vicario alla Conferenza Ifel. Il dibattito coi sindaci di Arezzo Ghinelli, Reggio Emilia Vecchi, Pistoia Tomasi e i vicesindaci di Roma Scozzese e Palermo Varchi. Bianco presidente Cn Anci "Attenzione massima a spese correnti"
Pella: “Commissione Bilancio Camera in tour per rispondere alle esigenze dei territori”

“Con la Commissione Bilancio della Camera faremo un tour tra i comuni italiani, in collaborazione con Anci e con Ifel, per andare ad ascoltare i sindaci e per scoprire maggiormente quelle che sono le peculiarità, le differenze e le difficoltà delle realtà locali”. Lo ha detto il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella, partecipando alla 11ma Conferenza sulla finanza e l’economia locale, organizzato da Ifel. “Questa iniziativa, sostenuta anche dalla collega Lucaselli, è un primo passo, concreto, costruttivo con il mondo dei comuni. Ci sarà un coinvolgimento totale dell’Anci assieme a Ifel. Sono convinto che potremmo ottenere un ottimo risultato attraverso l’interlocuzione con i nostri sindaci e dare più mezzi al Parlamento per rispondere realmente alle esigenze che arrivano da parte del territorio”, ha aggiunto Pella.
Pella ha poi sottolineato un ultimo aspetto. “Il cambiamento è possibile se coinvolge tutti e, come sappiamo, i piccoli comuni non sono solo la maggioranza numerica, non sono solo coloro che governano la maggior superficie del nostro Paese ma sono anche i detentori principali di risorse energetiche pulite come acqua, sole, biomassa e i detentori di quasi tutte i prodotti DOP dell’Italia. Intendo dire che, in questo ragionamento su risorse e capacitazione amministrativa, dobbiamo considerare questa dimensione che per l’Italia è identitaria: sanità territoriale, valorizzazione turistica, banda larga, montagna. Non possiamo non usare questa fase storica per contrastare realmente lo spopolamento”, ha concluso il vicepresidente vicario di Anci.

“Siamo in un passaggio strategicamente decisivo per la vita dei comuni italiani: da una parte ci sono grandi opportunità ma allo stesso tempo anche seri rischi. Uno di questi riguarda la possibile sottovalutazione delle spese ordinarie per la normale amministrazione, come ad esempio gli asili nido, tema che da sempre evidenzia la presenza di due Italie. E non dimentichiamo quanto gli anni del Covid abbiano cambiato le nostre città”. Lo ha detto Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell’Anci, intervenendo in conclusione della seconda giornata dell’XI conferenza dell’Ifel sulla Finanza locale.


Bianco ha confermato l’impegno dell’Associazione per recepire i temi emersi nel corso del dibattito di questi giorni. “Porterò le questioni emerse all’attenzione del consiglio nazionale di lunedì per sollecitare governo e Parlamento ad attuare la semplificazione massima delle procedure che governano il percorso dei Comuni nell’attuazione del Pnrr”. Il presidente del Cn ha ricordato le difficoltà delle macchine amministrative dei Comuni alle prese con la riduzione degli organici. “L’aiuto in questa fase non deve essere estemporaneo con una singola risorsa di personale a tappare i buchi, ma ci vogliono interventi strutturali. La vera battaglia da vincere riguarda la possibilità di tenere alto il livello della spesa ordinaria per rispondere alle esigenze dei cittadini”, ha evidenziato.

Le relazioni tecniche della seconda giornata

Pnrr e non solo: il quadro delle risorse: questo il tema del panel su cui si sono confrontati sindaci ed amministratori nella seconda giornata della Conferenza Ifel sulla Finanza e l’Economia Locale

“Abbiamo vissuto l’avventura del Pnrr in modo positivo recuperando progetti e siamo nel punto di massima spinta, ma con l’affidamento dei lavori, si apre la grande incognita della gestione degli appalti”, ha evidenziato il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. “Mentre per la parte tecnica siamo riusciti a recuperare personale, sarà molto difficile farlo per quella amministrativa, già adesso il semplice reperimento dei Rup per le opere mi crea problemi”, ha aggiunto. Per poi lanciare una proposta: “Per la gestione potremmo usare fondazioni esterne al Comune, così come abbiamo fatto per l’offerta culturale del Comune che è molto cresciuta in questi anni”. Su tutto però aleggia il tema dei tempi di completamento delle opere entro marzo 2026. “Dovrò rendicontare lo stato finale con il rischio di dover ridare indietro quanto erogato e questa sarebbe una vera tragedia”.

Gli ha fatto eco, Luca Vecchi, Presidente ANCI Emilia-Romagna e sindaco di Reggio Emilia. “Pensare che da qui al 2026 i Comuni riusciranno a mettere a terra tutte le opere mi sembra anacronistico, non ci sono le condizioni tecniche per trasformare in termini di cantieri completati la montagna di risorse del Pnrr. I sindaci hanno il dovere di segnalare questi problemi, prima che arrivino all’opinione pubblica”. Per Vecchi il problema è legato alla profonda distonia determinatasi negli ultimi anni: “Da un lato abbiamo grandissime possibilità di investimento per le città, dall’altro criticità del sistema di finanza locale, figlio del secolo scorso, e le risorse esigue di personale”. In ogni caso resta ottimista: “Ce la faremo a vincere la sfida, il Pnrr ci ha costretto a guardare in grande, mai dal Dopoguerra i sindaci avevano preso decisioni oltre orizzonte del proprio mandato, pensando al futuro delle città a 10 o 15 anni”.
Ottimista anche il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. “Il 2023 sarà l’anno determinante per il Pnrr e siamo nel pieno della battaglia. Ogni euro assegnato ai Comuni è speso bene, ma serve dal governo la massima semplificazione delle normative ed un eventuale proroga dei tempi, non generalizzata ma commisurata al tipo di interventi”. Anche per lui ci sono comunque incognite all’orizzonte: “Bisogna fare la massima attenzione al tema della rendicontazione delle opere e soprattutto avviare un attento monitoraggio sulle risorse che verranno spese effettivamente. Non possiamo permetterci di perdere neanche un euro, se avanzano risorse per problemi coi tempi di spesa, non si facciano altri bandi ma si riaprano le graduatorie già aperte per altre iniziative come il Pinqua”, è l’appello del sindaco pistoiese al governo.

Da parte sua Silvia Scozzese, Vicesindaco e Assessore al Bilancio Comune di Roma Capitale, ha posto l’accento su un tema poco considerato., ma centrale nell’ottica del rilancio del federalismo fiscale. “Sugli investimenti si è avuto sempre e solo un approccio di tipo ragionieristico e si è trascurata la gestione delle opere. Dobbiamo invece concentrarci su quello che rende sostenibile un investimento agli occhi dei cittadini. Su questo gioca un ruolo strategico il rapporto tra city users e finanziatori che è notevolmente cambiato negli ultimi anni con la trasformazione dell’Imu e del rapporto finanziario tra cittadini ed amministrazione comunale”.
Infine, Carolina Varchi, Vicesindaco Comune di Palermo. “In una città come la mia, soffocata non tanto dai debiti quanto dai crediti, il tema della riscossione è la madre di tutte le battaglie per mantenere gli equilibri di bilancio. Per questo stiamo puntando su molti progetti per efficientare il sistema riducendo al minimo la platea degli inadempienti”. Varchi ha poi ribadito la massima attenzione nella gestione del Pnrr. “Palermo deve fare i conti con l’antistato e l’infiltrazione criminale, la mafia è molto più veloce nel capire le occasioni di arricchimento. Per questo stipuleremo a breve un protocollo con la Guardia di Finanza per prevenire in modo efficace questi fenomeni”; ha annunciato.

I lavori della prima giornata della Conferenza