• Marzo 13, 2013
di anci_admin

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Osservatorio Anci/Upi – Trasporto nelle smart city, fare rete nello scambio di dati e buone pratiche

Altissima adesione al seminario “Smart City e sicurezza stradale” organizzato dall&...

Altissima adesione al seminario “Smart City e sicurezza stradale” organizzato dall’Osservatorio Nazionale delle Autonomie Locali sulla Sicurezza Stradale Anci-Upi, e svoltosi questa mattina a Torino presso Sala Colonne del  Palazzo Civico. Un centinaio i partecipanti alla giornata di lavori tra cui molti rappresentanti dei comuni piemontesi tra cui Alessandria, Ivrea e Chivasso. Presenti anche rappresentanti del Comune di Milano, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.
Nel corso del seminario, moderato dalla giornalista del quotidiano ‘La Repubblica’, Federica Cravero, e focalizzato sui principali contenuti della direttiva europea sui sistemi di trasporto intelligente, è emersa l’importanza di fare rete e mettere a sistema le informazioni a disposizione della polizia locale, in coordinamento con le amministrazioni e gli uffici tecnici preposti alla rilevazione e condivisione dei dati.
Conditio sine qua non per la realizzazione di efficienti Smart City in Italia è il recepimento della direttiva europea in tema di trasporti e la divulgazione di buone pratiche, modelli da replicare su tutto il territorio nazionale.
“Per migliorare e rendere più smart le città bisogna puntare in prima battuta sul rapporto con i cittadini e intercettare le esigenze delle persone e i mutati cambiamenti culturali in tema di mobilità”, ha detto Claudio Lubatti, assessore alla Viabilità, Infrastrutture, Trasporti, Mobilità e Politiche per l’Area Metropolitana del comune di Torino. A suo parere, nello scambio puntuale delle informazioni va incardinato anche il ‘proficuo rapporto’ con le forze dell’ordine e conseguentemente l’efficienza della polizia locale nel “reprimere le anomalie del trasporto e al contempo educare con messaggi chiari i cittadini al rispetto delle regole della strada”.
Opinione condivisa da Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione, Sviluppo, Ambiente, e Presidente Fondazione Torino Smart City, che ha puntato l’attenzione sul tema della qualità della vita e la messa in rete, da parte degli enti locali, delle politiche orizzontali relative alle “città intelligenti” come cardini del dibattito sul futuro del trasporto e della sicurezza stradale.
“Tutto ciò che è smart city – ha detto Lavolta – parte dal presupposto che ogni decisione delle amministrazioni locali sia ancorata ad una puntuale conoscenza dei dati, solo così si può rispondere con competenza e lungimiranza al territorio e raggiungere appieno gli obiettivi imposti dalla Commissione europea”.
Le attività svolte dal Comune di Torino in materia di programmazione e attivazione di tutti gli strumenti normativi e operativi per la sistematizzazione del trasporto pubblico locale, della viabilità e della mobilità sostenibile sono state al centro delle relazioni tecniche.
Partendo dall’assunto che smart è ragionare su paradigmi condivisi valorizzando l’importanza della socializzazione dei dati, “in merito ai trasporti intelligenti è necessario che le realtà enti locali si scambino informazioni e buone pratiche”, ha detto Rossella Panero, Presidente TTS Italia (Associazione Nazionale per la Telematica Trasporti e Sicurezza).
In questo senso, “Torino è da vent’anni un incubatore di smart city relativamente a questo settore”, ha aggiunto Panero che parlando dei sistemi TTS impiegati nell’erogare servizi ai cittadini, sia per il trasporto pubblico, sia per il traffico privato, ha ribadito come il capoluogo piemontese rappresenta un modello “che ci auguriamo possa in qualche modo essere replicato anche in altre città di Italia”. (fdm)