- Novembre 9, 2022
Agricoltura urbana
Orti urbani e spazi pubblici, l’esperienza del Comune di Roma con il progetto Ru:rban
Il Transfer Network Urbact RU:RBAN guidato dal Comune di Roma ha l'obiettivo di trasferire ad una serie di città europee la propria esperienza sugli orti urbani che vede il coinvolgimento delle fasce più deboli della periferia urbana. Di questo si è discusso oggi a Roma nel corso dell’evento finale del progetto che ha visto la partecipazione anche di Anci
Riconnettere i cittadini al territorio attraverso gli orti urbani favorendo nuove forme di rigenerazione urbana. Questo l’obiettivo dal Transfer Network Urbact RU:RBAN guidato dal Comune di Roma impegnato a trasferire ad una serie di città europee la propria esperienza sugli orti urbani che vede il coinvolgimento delle fasce più deboli della periferia urbana. Quella di Roma è una buona pratica che ha anche l’obiettivo di creare una figura di organizzatori di comunità ortistiche attraverso la collaborazione con le reti locali. Di questo si è discusso oggi a Roma, alla Casa del giardinaggio, nel corso dell’evento finale del progetto RU:RBAN che ha visto la partecipazione anche di Anci con il responsabile di Urbact Italia Simone d’Antonio.
Quello degli orti urbani è un tema che il Comune di Roma ha affrontato negli ultimi anni con un precedente Transfer network proseguendo poi con una cosiddetta “second wave”, seconda rete che ha coinvolto un nuovo gruppo di città europee tra cui Alessandropolis, Spalato, Carlow, Algeciras promuovendo una serie di azioni e interventi trasversali: dalla food policy alla rigenerazione e riuso del verde urbano.
Uno degli aspetti innovativi del progetto, unico network che ha coinvolto anche le cosiddette ‘città faro’ europee come Helsinki, Oslo e Reykjavík, per favorire il dibattito anche con altre città europee, è stato quello di aver permesso la nascita di un vero e proprio piano di sostenibilità realizzando un regolamento comunale per la gestione degli orti urbani comunitari. Un aspetto importante per affrontare anche il tema trasversale della rigenerazione urbana e valorizzazione degli spazi pubblici.
“L’Italia con i diversi progetti Urbact e Uia – ha spiegato Simone d’Antonio – è una delle principali protagoniste dello sviluppo urbano sostenibile anche su un tema decisivo come quello dell’agricoltura urbana che sarà uno dei filoni del prossimo programma Urbact IV”.
Sono in cantiere altre progettazioni sul tema che riconoscono un ruolo centrale alle città con un impatto significativo anche su altre policy come le politiche sul cibo, il contrasto al divario tra aree urbane e rurali ma anche la promozione di processi partecipativi per il riuso delle aree verdi e la creazione di altri spazi pubblici.