- Novembre 3, 2021
Anci Sicilia
Oltre 100 sindaci a Roma, ‘Comuni non in grado di chiudere bilanci’, governo intervenga
Il presidente Leoluca Orlando ha incontrato il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, e il vice ministro dell'Economia, Laura Castelli.
Sono stati oltre cento i sindaci siciliani che, questa mattina, hanno preso parte, a Roma, alla manifestazione di protesta organizzata dall’Anci Sicilia per denunciare le gravi criticità finanziarie e organizzative degli enti locali siciliani. “Centinai di sindaci siciliani non riescono a chiudere i bilanci del 2021 e sono venuti qui a Roma per chiedere al parlamento nazionale di emanare provvedimenti che li mettano in grado di chiudere i bilanci entro i termini previsti – ha detto il presidente dell’Associazione dei comuni dell’isola Leoluca Orlando – Questa condizione surreale deriva dalla mancata attuazione del federalismo fiscale e dalla speciale autonomia. Noi vogliamo rompere questo incantesimo e chiediamo ai governi nazionale e regionale di assumersi le loro responsabilità e di intervenire tempestivamente per risolvere i problemi che, da troppo tempo, intralciano le attività e la crescita degli enti locali dell’Isola”
Orlando ha incontrato il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, e il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli. “Se non si riuscirà ad avviare un concreto cambiamento per uscire da questa situazione di stallo – ha detto a margine – in Sicilia avremo 250 Comuni commissariati con a capo dei commissari che non saranno in grado, nemmeno loro, di chiudere i bilanci in assenza di elementi contabili. Infine, è bene sottolineare che le norme previste dalla Legge di Stabilità nazionale non risolvono in alcun modo le criticità oggetto della nostra manifestazione”.
I primi cittadini siciliani hanno consegnato al governo nazionale un documento con le loro richieste: la costituzione in Conferenza Stato Città e Autonomie Locali di un tavolo permanente con Stato, Regione Siciliana e Anci Sicilia per affrontare le specifiche criticità degli enti locali dell’Isola; abbattimento del 50% degli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità; assunzione di figure professionali qualificate all’interno degli enti locali in deroga alle disposizioni vigenti; nell’ambito degli accordi fra Stato e Regione, ristoro per i Comuni siciliani dei mancati incassi dei crediti frutto delle inefficienze del gestore regionale Riscossione Sicilia, anche in riferimento al processo di acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate-riscossione; approvazione della norma di attuazione dello Statuto, già deliberata in Commissione paritetica, che prevede lo spostamento dei termini per l’approvazione dei bilanci al 30 novembre.