• Febbraio 26, 2024
di Giuseppe Pellicanò

Testo unico enti locali

Riforma Tuel, Nicotra: “Obiettivo da centrare, ma chiarezza sulle funzioni fondamentali dei Comuni”

Il segretario generale al convegno “Il Tuel che vorremmo. Appunti per una riforma”. “Serve un quadro di regole chiaro che sia anche una ricognizione delle regole esistenti”. Dalla riforma “venga fuori l’identikit funzionale del Comune su cui si basi l’assetto finanziario”
Riforma Tuel, Nicotra: “Obiettivo da centrare, ma chiarezza sulle funzioni fondamentali dei Comuni”

“La riforma del Tuel è un obiettivo politico istituzionale cui dobbiamo tendere con il massimo impegno ma anche con la consapevolezza che abbiamo alle spalle tanti tentativi infruttuosi di riforma. Grazie allo spirito riformatore di questa legislatura credo che si possa cogliere questa opportunità facendo, però, tesoro dei punti critici che in questi 20 anni ci hanno impedito di portare a compimento l’adeguamento del Tuel al nuovo titolo V della Costituzione. Semplificazione del quadro normativo e definizione esatte delle funzioni fondamentali dei Comuni sono per noi snodi centrali”. Lo ha evidenziato il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, nella sua relazione introduttiva al seminario “Il Tuel che vorremmo. Appunti per una riforma” organizzato da Anci nell’ambito delle attività della rivista di Diritto ed Economia dei Comuni.
Il segretario generale nel suo intervento si è soffermata su alcuni aspetti che l’Associazione ritiene dirimenti per la riforma, partendo dalla finalità di semplificazione che tutti gli operatori dei Comuni si attendono. “Come sistema di Comuni viviamo un quadro di regole amministrative molto affastellato, tra compiti che nelle stesse materie sono distribuiti tra i vari livelli governo: mi piacerebbe che nella stesura dell’articolo 3 della riforma si riuscisse a tradurre in termini generali l’esigenza di un assetto più chiaro di compiti e responsabilità”, ha affermato.
Ma il nodo centrale in vista della riforma è per Nicotra la definizione dei principi e dei criteri direttivi che devono guidare il legislatore statale dell’individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni, di province e città metropolitane. “Dobbiamo inserire questa operazione di adeguamento del Tuel in quello che abbiamo fatto in 20 anni, avendo già attuato alcune disposizioni del nuovo titolo V. In particolare, l’assetto delle funzioni fondamentali dei Comuni regola quello finanziario, non possiamo tornare più indietro- ha evidenziato – sulla definizione dei fabbisogni standard su cui oggi pesiamo e misuriamo l’assetto finanziario delle risorse con cui i Comuni fanno le funzioni fondamentali”.
Il convegno, aperto dall’intervento di Giuseppe Caia, Consigliere giuridico del Ministero dell’interno, si è poi sviluppato analizzando quattro aspetti tematici per la Riforma del Tuel: Funzioni fondamentali. associazionismo e prospettive aggregative: Sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza; con gli interventi di Daniele Donati. Università di Bologna; Stefano Glinianski, Consigliere Corte dei Conti ed Annalisa D’Amato, Responsabile Area Riforme istituzionali Anci; Modelli organizzativi possibili e spazi della potestà statutaria e dell’autonomia regolamentare su cui hanno discusso Bernardo Giorgio Mattarella Università LUISS, Fabrizio Dall’Acqua, Segretario Generale del Comune di Milano e Stefania Dota vicesegretario generale ANCI; Ordinamento finanziario – contabile e sistema dei controlli con Andrea Ferri, responsabile finanza locale ANCI-IFEL e Salvatore Bilardo, Ispettore Generale Capo, Ragioneria Generale dello Stato; ed infine, Lavoro pubblico locale: la disciplina possibile tra legge, regolamenti e contratto, con gli interventi di Antonio Viscomi Università di Catanzaro e Francesco Radicetti, capo Ufficio legislativo Ministro per la Pubblica Amministrazione.

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