• Marzo 19, 2013
di anci_admin

I Comuni che funzionano

Modena, la scuola è una priorità

“Per il Comune di Modena la scelta di supportare i percorsi di istruzione è sempre stat...
Modena, la scuola è una priorità

“Per il Comune di Modena la scelta di supportare i percorsi di istruzione è sempre stata centrale”. Adriana Querzè, Assessore all’Istruzione, Politiche per l’infanzia e l’adolescenza, Rapporti con l’Università del comune di Modena spiega nel dettaglio le numerose iniziative messe in atto in questi anni per migliorare il sistema scolastico locale portandolo ai “livelli europei” da un punto di vista strutturale e offrendo al contempo ai bambini e ai ragazzi nuove forme di apprendimento in stretto rapporto con il territorio.
“Il supporto è inteso in una accezione ampia – afferma Querzè – e in questo senso abbiamo investito in servizi educativi e scolastici di qualità per bambini da 0 a 6 anni che superano quantitativamente gli obiettivi fissati dall’Unione Europea; interventi qualificati di edilizia scolastica per le scuole di competenza; servizi di mensa e trasporto per i bambini delle scuole dell’infanzia e i ragazzi che frequentano scuole primarie a tempo pieno che a Modena superano l’80% del totale. Inoltre – continua – abbiamo lavorato per mettere a disposizione educatori, strumenti e consulenze per l’integrazione scolastica dei ragazzi disabili da 0 a 18 anni e sottoscritto un “Patto per la scuola” per un maggiore coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti nelle scelte di politica scolastica”.
Tra i numerosi servizi alle scuole della città, Querzè porta l’attenzione sull’"apprezzato" progetto degli “Itinerari Scuola-Città”.
“Gli Itinerari – spiega l’Assessore – sono la concretizzazione educativa del rapporto tra la città e la sua scuola, tra l’apprendimento formale e quello informale, tra il locale e il globale che oggi rappresenta un cardine della formazione di uomini e donne di questo tempo”.
Si tratta di circa 220 proposte di visite, testimonianze, laboratori, esperienze, incontri con tecnici, artisti, professionisti, anziani…caratterizzate dalla specificità e dalla non esaustività: l’insegnante cioè, è chiamato ad approfondire il tema inserendolo nella propria progettazione.
Agli Itinerari possono aderire sezioni e classi dei nidi, delle scuole dell’infanzia, primarie secondarie di primo e secondo grado. “Le adesioni – sottolinea – ci restituiscono un gradimento significativo e stabile se consideriamo che, rispetto a una popolazione scolastica di circa 25.000 tra bambini e ragazzi, gli Itinerari possono contare circa 70.000 presenze annue”.
Le aree in cui si articolano le proposte sono sostanzialmente quattro: scienza e tecnologia, con Itinerari che spaziano dalla visita a  caseifici che producono Parmigiano Reggiano o ad acetaie dove invecchia l’aceto balsamico tradizionale, passando per visite al Planetario o al Museo di Anatomia comparata o ancora a progetti sulla pratica della raccolta differenziata e del risparmio energetico a scuola o sulla matematica nella natura, arrivando agli orti urbani gestiti da anziani; storia e società, con Itinerari sul duomo di Modena, la Moschea  e la Sinagoga; la visita particolare del “Grande Nobile Appartamento” dell’Accademia Militare, già dimora Estense; ricerche guidate nell’archivio storico per “fare storia” sui documenti; uno  spettacolo sulla scuola nel periodo fascista costruito a partire da documenti di un archivio scolastico; un coro di ex mondine che vanno nelle classi a cantare i vecchi canti di lavoro e raccontare la loro vita; economia e sviluppo, con Itinerari sulla produzione industriale; l’origine e il ciclo di vita di prodotti di largo consumo  dal packaging, alla disposizione sugli scaffali, alla pubblicità; percorsi sul lavoro minorile e la cooperazione internazionale. Infine, comunicazione e arte, con Itinerari sui “misteri della lirica”, la danza, lezioni concerto, laboratori collegati alle mostre d’arte contemporanea; la visita ad un’emittente televisiva locale e la realizzazione di un TG da parte dei bambini con la redazione dei testi, il montaggio, le riprese, la scelta di immagini anche di repertorio e la messa in onda.
“Musei, biblioteche, teatri, ludoteche, associazioni, l’Università di Modena e Reggio, soggetti pubblici e privati consentono la ‘messa in opera’ di questi percorsi, monitorati in modo sistematico, rinnovati, parzialmente sostituiti e modificati di anno in anno sulla base dei suggerimenti dei docenti”, precisa l’Assessore Querzè.
La gestione di iscrizioni e prenotazioni è informatizzata e per sostenere la partecipazione delle classi, “il Comune – conclude – mette a disposizione un finanziamento di base e una parte di Itinerari gratuiti; per gli altri le scuole prevedono una modesta compartecipazione delle famiglie ai costi".