- Maggio 19, 2023
Maltempo Emilia-Romagna
Maltempo, L’appello dei sindaci: cautela e attenzione false notizie. Salgono a 14 i morti
Oltre 20mila gli sfollati mentre 23 sono i fiumi esondati, 280 le frane e 400 le strade interrotte. Nella notte ci sono state nuove evacuazioni nel ravvenate
* in aggiornamento
Ancora allerta rossa in Emilia – Romagna. Sale il bilancio delle vittime dell’alluvione: trovata a Faenza la 14esima vittima. Sono 23 i fiumi esondati, 280 frane e 400 strade interrotte. Nella notte ci sono state nuove evacuazioni nel ravvenate e i sindaci diramano comunicazioni e appelli per garantire la sicurezza dei cittadini usando anche i canali social istituzionali.
“Tutta la città è vicina anche ai quartieri più lontani dal centro, siamo qui anche per dire questo, non lasceremo soli nessuno. E nei comuni limitrofi a Cesena, ci sono persone da mettere in salvo, “c’è attenzione importante per le zone collinari, con frane che potrebbero muoversi ancora, e ci sono case che consigliamo di abbandonare per mettersi in sicurezza”. Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, stamattina fa il primo collegamento social della giornata dal quartiere Ravennate, uno dei più colpiti dall’esondazione del fiume Savio. Al suo fianco, il presidente Fabio Pezzi, impegnato con i volontari nella pulizia dal fango di cantine e garage. “Qui sono iniziate le operazioni per ripulire le case, soprattutto i piani seminterrati- spiega- ci sono cataste di mobili ed elettrodomestici per le strade, c’è bisogno di volontari e a loro dico di prestare attenzione, perché ci sono mezzi in azione”. Il sindaco annuncia così che arriveranno su tutto il territorio pompe idrovore per liberare le cantine. Inoltre, “siamo in contatto con aziende di spurghi per liberare anche tombini e fogne- prosegue- in modo da aiutare a defluire fango e acqua”. E ancora: “Mezzi, pompe e per raccolta di rifiuti, e per la pulizia dal fango, arriveranno dappertutto- assicura- un po’ di pazienza, scusate se non riusciamo ad essere dappertutto”. I fronti aperti sono tanti: da San Martino in fiume del quartiere Ravennate, il primo cittadino si sposterà poi a San Carlo, poi a Borello, zone più decentrate. Infine lancia un appello a tutti i cittadini: “Abbiamo bisogno che la viabilità sia percorribile a mezzi di supporto, non giriamo per strada senza motivo- manda a dire- stiamo cercando di aprire sia il ponte Europa e via Macchiavelli, sia la galleria Secante, per defluire il traffico, un problemi di oggi è che siamo intasati”.
Mentre stamattina, nel ravennate è stata evacuata la zona di Piangipane, Santerno e case sparse, il sindaco e presidente della Provincia Michele De Pascale fa appello alla popolazione di non spostarsi se non per vera necessità perché “la circolazione è congestionata e le strade devono essere lasciate libere per la gestione dell’emergenza”. Allo stesso modo, ai tanti che chiamano per offrire aiuto, pur ringraziando, De Pascale chiede di “non intasare le linee telefoniche”, perché “adesso i telefoni devono essere liberi per le segnalazioni di emergenza”. Dunque chi vuole offrirsi volontario può mandare una mail a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto può offrire. Per segnalare emergenze, invece i numeri sono: 115 e 0544.219219.
A Cervia proseguono nella notte e vanno avanti anche in mattinata le evacuazioni che hanno interessato 1.500 persone. Il sindaco Massimo Medri, in un video pubblicato sui canali social istituzionali, nelle prime ore di questa mattina, spiega che delle 1.500 persone evacuate dalle zone a rischio, 900 sono attualmente ospitate nelle strutture ricettive del territorio che hanno dato disponibilità all’accoglienza. “Abbiamo fin da subito organizzato un sistema di accoglienza che ha riguardato circa 1.500 persone evacuate da zone a rischio preoccupandoci della loro incolumità”, spiega Medri, appena tornato da un sopralluogo delle zone “ancora più critiche” in città. A Malva nord, di fronte la chiesa, è stato allestito dai ieri sera un punto di ristoro per trovare bevande calde, piadina “e ascolto”, chiosa Medri. “Sono state messe in sicurezza le persone più fragili che hanno richiesto aiuto, collocandole in strutture protette”, prosegue. “In città rileviamo ancora una situazione molto critica- spiega- abbiamo cercato di parlare con persone che soffrono i disagi di questo maltempo e di un’ondata epocale di allagamento che non ha precedenti in tutta la storia di Cervia e di tutta l’Emilia-Romagna”. Le previsioni prossime ore riguardano ancora un allarme rosso, “però con fenomeno in attuazione e piogge contenute- prosegue- per cui ci auguriamo che l’ulteriore allarme non provochi ulteriori problemi, oltre quelli che stiamo già affrontando”. Il sindaco ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di fare attenzione a false notizie. Un richiamo che fa anche la sindaca di Monghidoro, Barbara Panzacchi. La Futa, la strada appenninica di collegamento tra Bologna e Firenze, “è aperta al momento, non è stata chiusa. Vi chiedo di non diffondere notizie non veritiere senza chiedere alle fonti ufficiali ma anzi se vedete situazioni da segnalare sulla Futa fatelo, con foto e noi le giriamo ai sorveglianti ed ai cantonieri che stanno presidiando”.
La sindaca del Comune di Russi, Valentina Palli con una diretta Facebook, ha annunciato: “In sede di comitato centro soccorsi il Consorzio ci ha avvertito che il Canale emiliano-romagnolo sta esondando e verosimilmente le acque potrebbero riversarsi verso Godo e Russi. Abbiamo disposto che vi rechiate obbligatoriamente ai primi piani. Solo chi non ha il primo piano dovrà necessariamente evacuare la propria casa”.
Senza luce e linea telefonica il Comune di Casola Valsenio. E’ il sindaco del paese di 2.500 abitanti sull’Appennino ravennate, Giorgio Sagrini che lancia l’allarme: “Ci sono alcune vie rimaste senza luce, mentre ci sono acqua e gas. Quasi dappertutto non abbiamo la copertura telefonica e internet. I tecnici sono al lavoro per tentare di ripristinare tutto, anche perché senza internet il nostro sistema di messaggi di allerta per segnalare alla popolazione le zone di pericolo è disattivato”. E poi ha aggiunto: “Abbiamo 92 chilometri di strade comunali tutte chiuse. A causa delle frane il nostro territorio è isolato dal resto del mondo. Ci sono famiglie che sono bloccate nelle loro case fuori dal centro di Casola, altre che le hanno dovute lasciare e aziende agricole rimaste isolate, allevamenti bovini per i quali c’è il problema di come garantire l’approvvigionamento di foraggio e mangimi”.
Mentre stamattina, nel ravennate è stata evacuata la zona di Piangipane, Santerno e case sparse, il sindaco e presidente della Provincia Michele De Pascale fa appello alla popolazione di non spostarsi se non per vera necessità perché “la circolazione è congestionata e le strade devono essere lasciate libere per la gestione dell’emergenza”. Allo stesso modo, ai tanti che chiamano per offrire aiuto, pur ringraziando, De Pascale chiede di “non intasare le linee telefoniche”, perché “adesso i telefoni devono essere liberi per le segnalazioni di emergenza”. Dunque chi vuole offrirsi volontario può mandare una mail a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto può offrire. Per segnalare emergenze, invece i numeri sono: 115 e 0544.219219.
A Cervia proseguono nella notte e vanno avanti anche in mattinata le evacuazioni che hanno interessato 1.500 persone. Il sindaco Massimo Medri, in un video pubblicato sui canali social istituzionali, nelle prime ore di questa mattina, spiega che delle 1.500 persone evacuate dalle zone a rischio, 900 sono attualmente ospitate nelle strutture ricettive del territorio che hanno dato disponibilità all’accoglienza. “Abbiamo fin da subito organizzato un sistema di accoglienza che ha riguardato circa 1.500 persone evacuate da zone a rischio preoccupandoci della loro incolumità”, spiega Medri, appena tornato da un sopralluogo delle zone “ancora più critiche” in città. A Malva nord, di fronte la chiesa, è stato allestito dai ieri sera un punto di ristoro per trovare bevande calde, piadina “e ascolto”, chiosa Medri. “Sono state messe in sicurezza le persone più fragili che hanno richiesto aiuto, collocandole in strutture protette”, prosegue. “In città rileviamo ancora una situazione molto critica- spiega- abbiamo cercato di parlare con persone che soffrono i disagi di questo maltempo e di un’ondata epocale di allagamento che non ha precedenti in tutta la storia di Cervia e di tutta l’Emilia-Romagna”. Le previsioni prossime ore riguardano ancora un allarme rosso, “però con fenomeno in attuazione e piogge contenute- prosegue- per cui ci auguriamo che l’ulteriore allarme non provochi ulteriori problemi, oltre quelli che stiamo già affrontando”. Il sindaco ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di fare attenzione a false notizie. Un richiamo che fa anche la sindaca di Monghidoro, Barbara Panzacchi. La Futa, la strada appenninica di collegamento tra Bologna e Firenze, “è aperta al momento, non è stata chiusa. Vi chiedo di non diffondere notizie non veritiere senza chiedere alle fonti ufficiali ma anzi se vedete situazioni da segnalare sulla Futa fatelo, con foto e noi le giriamo ai sorveglianti ed ai cantonieri che stanno presidiando”.
La sindaca del Comune di Russi, Valentina Palli con una diretta Facebook, ha annunciato: “In sede di comitato centro soccorsi il Consorzio ci ha avvertito che il Canale emiliano-romagnolo sta esondando e verosimilmente le acque potrebbero riversarsi verso Godo e Russi. Abbiamo disposto che vi rechiate obbligatoriamente ai primi piani. Solo chi non ha il primo piano dovrà necessariamente evacuare la propria casa”.
Senza luce e linea telefonica il Comune di Casola Valsenio. E’ il sindaco del paese di 2.500 abitanti sull’Appennino ravennate, Giorgio Sagrini che lancia l’allarme: “Ci sono alcune vie rimaste senza luce, mentre ci sono acqua e gas. Quasi dappertutto non abbiamo la copertura telefonica e internet. I tecnici sono al lavoro per tentare di ripristinare tutto, anche perché senza internet il nostro sistema di messaggi di allerta per segnalare alla popolazione le zone di pericolo è disattivato”. E poi ha aggiunto: “Abbiamo 92 chilometri di strade comunali tutte chiuse. A causa delle frane il nostro territorio è isolato dal resto del mondo. Ci sono famiglie che sono bloccate nelle loro case fuori dal centro di Casola, altre che le hanno dovute lasciare e aziende agricole rimaste isolate, allevamenti bovini per i quali c’è il problema di come garantire l’approvvigionamento di foraggio e mangimi”.
Mentre il sindaco di Lugo, Davide Ranalli, sul suo canale Instagram informa i cittadini sull’arrivo della colonna mobile della Protezione Civile del Trentino Alto Adige “con cui stiamo definendo le prime attività di aiuto alla popolazione. Siamo consapevoli delle tantissime necessità e intendiamo affrontarle. Ci siamo”.
Dagli ultimi aggiornamenti risultano più di 15mila le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione, ma gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo: 8mila hanno già trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre. Le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).