- Ottobre 2, 2018
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Libri – Avvistamenti. Il sorpasso di Pordenone
Varie volte ci siamo occupati di festival letterari e rassegne librarie, innumerevoli nel nostro pae...Varie volte ci siamo occupati di festival letterari e rassegne librarie, innumerevoli nel nostro paese e sparsi per ogni comune. Un dato questo paradossale se pensiamo che siamo all’ultimo posto in Europa nella lettura di libri e giornali! Non solo. Ogni anno in Italia si pubblicano 70.000 titoli, e cioè 190 al giorno, e ora da quando avete cominciato a leggere l’articolo già ne sono usciti 2… Insomma: squilibri e contraddizioni con cui la nostra strana modernità è costretta a convivere. Ma torniamo ai festival. Qual è il più importante nel nostro paese? Il festival di Pordenonelegge, svoltosi dal 19 al 23 settembre, punta decisamente al sorpasso su quello di Mantova, da poco concluso, che mantiene però ancora il suo primato.
Pordenone arriva a un’edizione cruciale (l diciannovesima): da qualche tempo i numeri del suo pubblico tendono a essere gli stessi del Festivaletteratura di Mantova (stimati in entrambi oltre le centomila presenze). Qualcuno sta provando il sorpasso? Gian Mario Villalta, poeta e romanziere, storico organizzatore di Pordenonelegge, nega scherzosamente: «Coi numeri siamo lì, però Mantova continua a far valere la sua primogenitura». Vale più la sensazione della città e della gente, anche perché le battaglie di cifre non sono mai risolutive. E a volte sono truccate. Tra gli incontri di quest’anno segnaliamo almeno l’evento per celebrare Pierluigi Cappello, scomparso un anno fa, che la scrittrice Susanna Tamaro ha così ricordato: «Parlavamo tanto, anche di sciocchezze: il venti per cento erano cose serie, ma davvero serie e profonde. Pierluigi era una persona allegra, con cui ho vissuto una amicizia breve ma intensa. E volevo che tutti lo conoscessero così» A raccontare è Susanna Tamaro e Pordenonelegge 2018 si apre così, nel segno doppio della poesia e dell’amicizia.”E quello sulla poesia della Grande Guerra, con la sala del teatro affollata di ragazzi delle scuole. Dove la letteratura diventa lo strumento principale per capire la realtà, più dei libri di storia. (flp)