• Dicembre 12, 2022
di Francesca Romagnoli

Storia in Comune

Inno di Mameli, 10 dicembre 1847. Bucci (sindaco Genova): “Lunga storia di popolo ed emozioni”

Il primo cittadino del capoluogo ligure: "Una paternità che mi rende particolarmente orgoglioso, non solo in qualità di sindaco, ma anche di cittadino genovese”
Inno di Mameli, 10 dicembre 1847. Bucci (sindaco Genova): “Lunga storia di popolo ed emozioni”

“Inno di Mameli, tra Genova e l’Italia un legame indissolubile tradotto in musica, un canto che attraversa il Paese intero, senza distinzioni”. Parole di Marco Bucci, sindaco di Genova che confessa: “una paternità che mi rende particolarmente orgoglioso, non solo in qualità di sindaco, ma anche di cittadino genovese”.
Sull’Inno di Mameli, conosciuto anche come Il Canto degli italiani, una lunga storia: era l’autunno del 1847 quando Goffredo Mameli, studente e patriota dai sentimenti liberali e repubblicani, ne compose i versi, poi musicato, il 5 dicembre dello stesso anno da Michele Novaro, anche lui genovese. Cinque giorni dopo, il 10 dicembre 1847, l’Inno fu eseguito per la prima volta in pubblico, sul piazzale del Santuario di Nostra Signora di Loreto, nel Quartiere di Oregina, davanti a migliaia di patrioti.
Conosciuto anche come Fratelli d’Italia il canto fu ufficializzato come Inno nazionale della Repubblica Italiana il 12 ottobre 1946, ma soltanto in via provvisoria, in via definitiva il 15 novembre 2017 quando il Senato della Repubblica, dopo il via libera della Camera dei Deputati, ha approvato all’unanimità la proposta di legge a favore del Canto degli italiani quale Inno della nostra Repubblica. E il sindaco Bucci conclude: “l’Inno, nato a Genova, è un prezioso contributo che la nostra città ha condiviso con tutto il Paese”.