- Febbraio 8, 2024
#AnciGiovani2024
Infrastrutture e servizi tra PNRR e Fondi Europei, giovani amministratori a confronto
Le voci di tutti gli amministratori intervenuti al dibattitoMONTECATINI TERME – ‘Infrastrutture e servizi tra PNRR e Fondi Europei: ruolo e opportunità per i Comuni italiani’: questo il primo tema su cui si è snodato il confronto tra i giovani amministratori riuniti a Montecatini per la XIII Assemblea nazionale Anci giovani.
“Se c’è ancora una possibilità per fare tornare i giovani ad appassionarsi alla cosa pubblica, questa passa dall’esperienza amministrativa sul territorio. Se un giovane capisce che può incidere in modo concreto al cambiamento del suo territorio, sicuramente potrà avere una spinta a fare politica, molto di più di quanto farebbe entrando nella politica nazionale, dove è oggettivamente molto difficile entrare”. E’ con questa riflessione sul dato del 16% di amministratori locali under 36 nelle amministrazioni locali che il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, ha introdotto i quattro tavoli tematici al centro dei lavori della XVI Assemblea nazionale di Anci Giovani. “Molto passa dalla formazione ma bisogna impegnarsi a studiare, perché amministrare non è una cosa semplice”, ha evidenziato il sindaco di Pistoia. Venendo poi al tema del Pnrr al centro del primo dibattito Tomasi ha messo in guardia dai pericoli delle complicazioni burocratiche. “Il Pnrr è un’occasione cruciale e siamo nella fase più delicata, dopo essere partiti con grandi difficoltà di personale, non possiamo permetterci di complicarci la vita con regolamenti e manuali operativi”, ha detto il sindaco pistoiese lanciando un appello per la semplificazione delle procedure.
“Nel nostro contesto territoriale ci sono molte cicatrici, come i dati sulla vivibilità, ma anche importanti slanci di speranza. Voglio ricordare che la mia amministrazione è l’unica in Italia ad avere sindaca, vicesindaca e presidente del consiglio comunale donna. In un contesto come quello meridionale che si pensa sempre patriarcale è un importante segnale di speranza”. Così la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo da pochi mesi eletta dopo lo scioglimento della precedente amministrazione per infiltrazioni mafiose. Venendo poi al tema del dibattito, Episcopo ha evidenziato come “sia il Pnrr che le altre risorse Ue oppure nazionali siano fondamentali per il rilancio dei territori. Queste politiche non incidono solo sulle infrastrutture ma generano qualità della vita, indotto ed occupazione. Sono – ha concluso – come una sorta di istigazione ad operare ed agire verso il conseguimento degli obiettivi”.
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi nel suo intervento si è invece soffermato sul programma NextAppennino, concepito per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 e finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma. La sua dotazione complessiva è 1 miliardo e 780 milioni di euro, con un investimento di 1 miliardo sugli interventi pubblici, di rigenerazione urbana, sostentamento energetico e con una tranche dedicata al rilancio socioeconomico in cui gli enti locali recitano un ruolo importante. “La nostra consapevolezza è che il destino delle aree interne non si risolve soltanto con investimenti, questi sono una condizione necessaria ma non sufficiente. Sicuramente c’è la necessità di investimenti infrastrutturali e di investire sui servizi, scuole, asili nido impiantistica sportiva, ma non basta”, ha spiegato il sindaco aquilano. “Per invertire la rotta bisogna dare fiducia alle comunità periferiche e combattere il vero problema del nostro Paese, cioè quello dell’inverno demografico. Bisogna agire su questo e non solo sul saldo negativo emigrazione/immigrazione che sta spopolando le nostre aree interne”, ha sottolineato.
Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, cita il ministro dello Sport Abodi per introdurre il suo intervento: “Avvicinarsi e tessere relazioni è il modo per avvicinarsi, nel nostro caso, all’Europa. E’ questo, infatti, il principio del programma BELC che consente ai politici locali di lavorare in sinergia per diffondere informazioni legate da un lato ai temi europei, dall’altro alle problematiche delle comunità locali. Siamo contenti del fatto che in Italia il programma ha avuto un grande successo. Operativamente invitiamo le rappresentanze dei comuni a Bruxelles per far capire come funziona l’Europa perché è molto difficile comunicare l’Europa che è vista come un’entità astratta. Su questa strada si inserisce il programma Ciack Europa si vota che invita i territori a produrre un film di meno di tre minuti per coinvolgere i giovani nella comunicazione e conoscenza dell’Europa”.
Da parte sua Luciano Marino, Sindaco di Lercara Friddi e Coordinatore Regionale ANCI Giovani Sicilia, ha sottolineato che: “Parlando della nostra esperienza del PNRR la parte difficile è stata l’attuazione dei progetti: abbiamo potuto, comunque, assumere alcune figure importanti per la realizzazione dei progetti che saranno utili anche per le attività future del comune. Ma altre forme di finanziamento europeo sono importanti oltre ai fondi PNRR per i comuni ed è necessario mettere gli enti locali nelle condizioni di ottenerli. Altro tema importante e attuale è quello delle semplificazioni introdotte con il PNRR che dovrebbero essere estese a tutte le opere derivanti da altre forme di finanziamento”.
Valentina Pillon, Sindaca di San Biagio di Callalta e Delegata al benessere e alla salute Coordinamento ANCI Giovani ha posto a sua volta l’accento sulle opere realizzate nel suo territorio con i fondi del PNRR: “Da parte nostra abbiamo concentrato i nostri sforzi sulla mobilità lenta, interagendo anche con i comuni limitrofi. Ma abbiamo trovato ostacoli soprattutto nelle procedure di gara che, con i vari cig, smart cig etc. , richiedono attività ulteriori rispetto a quelle operative. Per questo chiediamo che ci siano concessi gli strumenti per agevolare questi processi, anche nell’ottica del problema della rendicontazione delle opere. Voglio ricordare, inoltre, che ci sono altre opportunità per i giovani amministratori oltre il PNRR, come la digitalizzazione e il servizio civile universale che possono aiutarci a spezzare il luogo comune della pa inefficiente per trasmettere un messaggio di novità e attualità ai giovani”.
Mario Conte, Sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, ha ricordato l’impatto su Treviso delle opere del PNRR, che il prossimo anno sarà Capitale verde Europea: “ Il PNRR è una grandissima opportunità di rigenerazione del nostro territorio, grazie ad Anci siamo riusciti a intrepretare i nostri progetti in un’ottica di area vasta, che abbiamo chiamato Grande Treviso, e coinvolge 21 comuni del territorio. La filosofia che ha guidato la nostra azione è infatti quella del fare Rete e creare un sistema nell’affrontare le sfide urbanistiche e ambientali che avevamo davanti. Treviso sarà Città verde europea 2025 agli European Green Leaf Award. La Città è stata insignita del prestigioso titolo promosso dalla Commissione Europea per le municipalità sotto i 100mila abitanti che riconosce e premia l’azione locale verso la transizione per un futuro più verde e sostenibile. In questo sono stati importanti i giovani amministratori dell’area vasta, il pensiero dei giovani è attuale per affrontare le sfide del presente”.
Infine, Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare e vicecoordinatore vicario di Anci Giovani, ha illustrato le molte iniziative di riqualificazione urbana che sta realizzando nel suo comune grazie alle risorse Pnrr. “Oltre 4 milioni e mezzo di euro sono una occasione di sviluppo molto importante per il mio territorio, malgrado la carenza di personale siamo riusciti a rispettare le scadenze e a far partire i cantieri”. Due sono invece le indicazioni operative che Vurchio ha voluto indicare per dare continuità ai progetti in questa fase cruciale per la realizzazione del Pnrr. Da un lato “occorre avere una linea univoca anche sulle altre progettazioni che non rientrino nel Pnrr e tenere conto del fatto che, quando i progetti intersecano l’area di intervento delle Soprintendenze, si sono possono creare dei problemi in vista del rispetto dei tempi assegnati”. Dall’altro “bisogna mantenere alta la guardia sulla liquidazione delle successive tranche da parte dello Stato: una piccola comunità come la nostra non ha certo le economie necessarie a far avanzare i cantieri e rimane sempre il timore di vedere bloccate le opere per mancanza di risorse”.