• Ottobre 15, 2018
di anci_admin

Protezione civile

Incontro a Roma tra Anci regionali per un nuovo sistema nazionale di allertamento

Si è svolta venerdì  12 ottobre, a Roma, una importante riunione dei referenti delle Anci regionali per la Protezione Civile e delle principali città, in merito al progetto del Dipartimento nazionale di Protezione civile su un nuovo sistema nazionale di allerta della popolazione.
Incontro a Roma tra Anci regionali per un nuovo sistema nazionale di allertamento

Si è svolta venerdì  12 ottobre, a Roma, una importante riunione dei referenti delle Anci regionali per la Protezione Civile e delle principali città, in merito al progetto del Dipartimento nazionale di Protezione civile su un nuovo sistema nazionale di allertamento della popolazione. In pratica quei messaggi di allerta, che oggi arrivano sui cellulari dei sindaci e degli addetti ai lavori, potrebbero arrivare direttamente a tutti, in modo massivo.
È stato Italo Giulivo, direttore dell’Ufficio previsone e prevenzione rischi della Protezione civile, ad illustrare il progetto che il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha già presentato al premier Conte ed alla competente commissione del Senato. L’obiettivo è quello di adottare un sistema unificato di trasmissione degli allerta attraverso messaggi (sms, whatsapp, ecc.) che pervengano in breve tempo a tutti i cittadini che risiedono, lavorano o transitano nella zona interessata dall’emergenza, compresi i turisti, anche stranieri, in più lingue. Esistono già molte esperienze, a livello comunale ma soprattutto regionale, di procedure efficaci di comunicazione, basate in genere su App – anche interattive – che presuppongono l’adesione volontaria dei cittadini.
La nuova proposta non le eliminerebbe ma consentirebbe di raggiungere una platea molto più ampia di interessati, che verrebbero individuati attraverso le piattaforme tecnologiche di individuazione delle “celle” territoriali che i gestori delle reti di telefonia mobile metterebbero a disposizione. Durante la discussione, è emersa la necessità di una tempestiva informazione essenziale ma non sufficiente perché occorre che siano diffuse il più possibile le nozioni di base su quali comportamenti mettere in atto in caso di calamità, affinché le persone agiscano razionalmente limitando i rischi.
È stato anche dibattuto il tema di quale debba essere la filiera di comando per inserire gli allerta, in modo che sia chiaro a chi compete decidere quando e cosa comunicare ed è emerso che una buona parte delle informazioni potrebbero viaggiare in automatico, diminuendo i tempi di inserimento e consegna dei messaggi, che talvolta possono essere determinanti per la sicurezza della popolazione.
Durante l’assemblea nazionale di Anci che si terrà a Rimini, a fine ottobre, ci sarà un apposito incontro alla presenza del capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, per condividere ed affinare ulteriormente questo progetto, di grande interesse per i sindaci, che rimangono le autorità di protezione civile locale anche se l’ultima riforma ha introdotto una articolazione di responsabilità interna ai Comuni che distribuisce tale ruolo in parte anche ad altre figure amministrative, soprattutto sugli aspetti gestionali.


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