- Marzo 8, 2013
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Impiegate uccise a Perugia – Sindaco Boccali scrive a Napolitano per chiedere sua presenza ai funerali
“Signor Presidente, sono il sindaco di una citta' che sta vivendo giornate di angoscia. Perugi...“Signor Presidente, sono il sindaco di una citta’ che sta vivendo giornate di angoscia. Perugia e’ stata colpita da un gravissimo lutto. Mercoledi’ scorso un uomo, un piccolo imprenditore con problemi psichici ed in difficolta’ per la sua azienda, e’ entrato nella sede della Regione ed ha ucciso Daniela Crispolti e Margherita Peccati, due impiegate, di cui una precaria, prima di suicidarsi. Alle vittime, ed in generale ai loro uffici, attribuiva le ragioni dei suoi problemi economici”. Comincia cosi’ la lettera che il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, ha scritto al Capo dello Stato per chiedergli di essere presente ai funerali delle vittime, la cui data e’ ancora da fissare.
“Un fatto di sangue di tale proporzioni in un edificio pubblico e’ una ferita profonda per la nostra comunità”, ribadisce il sindaco di Perugia, denunciando il “clima malato in cui si mescolano qualunquistici attacchi alle istituzioni e quotidiane denigrazione di chi vi lavora”.
Boccali condivide “la reazione dei cittadini di fronte a esempi di malgoverno e, perfino, di degenerazione dell’immagine delle istituzioni, ma questo non deve intaccare la rispettabilita’ di amministratori onesti e di lavoratori che compiono quotidianamente il proprio dovere”.
Nel “clima di crescente lacerazione sociale generato dalla crisi economica che strangola le nostre città, mettendo a rischio i servizi, i sindaci sono ‘in prima linea senza armi e senza difese, testimoni impotenti – conclude il sindaco perugino – di un disagio che va oltre le nostre possibilita’ di intervento”. (gp)