- Febbraio 22, 2022
Diritti disabili
Il quinto incontro formativo sui diritti umani promosso da Anci e Cidu
L’incontro cui hanno preso parte numerosi partecipanti in collegamento si è focalizzato sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, con particolare attenzione verso il quadro integrato di protezione a livello universale, a livello dell’unione europeo e internazionale
Si è tenuto il 21 febbraio in modalità on line la quinta giornata di formazione nell’ambito del Programma “L’impegno degli Enti locali sui diritti umani” promosso e organizzato da Anci e dal Comitato Interministeriale dei Diritti Umani (Cidu) presso il Maeci. L’incontro cui hanno preso parte numerosi partecipanti in collegamento si è focalizzato sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Sono intervenuti Antonietta Elia, docente universitaria ed esperta del CIDU, che ha introdotto il tema della Convenzione ONU e ha illustrato gli articoli dello strumento di protezione dei diritti delle persone con disabilità offrendo il quadro integrato di protezione a livello universale, a livello dell’unione europeo e internazionale; Pietro Barbieri, Vice Presidente Gruppo 3 Diversity Europe del Comitato Economico e Sociale Europeo, sui diritti delle persone con disabilità in Europa e in Italia: il lavoro ancora da fare (slides), che affronta il tema dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, ovvero il principio dell’autodeterminazione (art.19 della Convenzione ONU), grande novità che introduce il tema della discriminazione sulla base della disabilità. Ricorda che la Convenzione deve sostenere e facilitare la persona disabile secondo le sue scelte di vita indipendente, concetto fondamentale che riflette sul diritto di una persona disabile di essere libero nonostante la disabilità e di perseguire un personale progetto di vita. “Dobbiamo creare strumenti e luoghi partecipati” afferma prima di concludere. Ultimo intervento quello di Andrea Venuto, esperto di accessibilità universale, sulle azioni a livello locale per la tutela e la salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità. La Convenzione ONU ha stabilito un nuovo paradigma per le persone con disabilità: “La vita indipendente non è una concessione, perché a monte c’è un diritto!”. Come la Convenzione suggerisce, bisogna accogliere una nuova postura che non sia concessoria. Approfondisce, quindi, il tema dell’accessibilità universale e ricorda quanto sia necessario che la Convenzione si cali nella realtà dell’ente locale e che si costruiscano “atti a livello territoriali che valgano per tutti, senza ricorrere a delle correzioni secondarie. Bisogna progettare in maniera universale, che significa” – spiega – “pensare universalmente senza dover adattare in seguito”. Parla del lavoro svolto su Roma Capitale in termini di accessibilità universale e spiega la differenza tra l’integrazione e l’inclusione, vero obiettivo a cui deve mirare l’azione di un ente locale. Conclude così: “Non bisogna gestire il disabile ma gestire l’ambiente sociale”. Il ciclo dei seminari formativi termina con il prossimo appuntamento lunedì 7 marzo sul tema della Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti.