• Marzo 9, 2022
di Angela Gallo

Rigenerazione urbana

Il National Urbact Point Anci a Prato incontra il local group sui progetti Urban Jungle e Urge

L’incontro fa parte del ciclo di appuntamenti locali che il National Urbact Point di Anci organizza per sostenere e condividere le buone pratiche e le esperienze dei Comuni che fanno parte della rete come modello di sviluppo urbano sostenibile
Il National Urbact Point Anci a Prato incontra il local group sui progetti Urban Jungle e Urge

L’integrazione tra diversi programmi europei per dare nuovo slancio all’economia locale in un’ottica di sostenibilità e inclusione sociale. Questo l’elemento vincente che fa del Comune di Prato una buona pratica nell’ambito della rete nazionale di Urbact e che si pone come una delle migliori esperienze in Italia sui temi dell’economia circolare e delle nature based solution. Il 9 marzo il punto nazionale Urbact di Anci, con il suo responsabile Simone d’Antonio, era a Prato per incontrare l’Urbact Local group e discutere delle strategie e degli interventi realizzati nell’ambito del progetto Uia – Prato Urban Jungle e del progetto Urbact – Urge. L’incontro fa parte del ciclo di appuntamenti locali che il National Urbact Point organizza per sostenere e condividere le buone pratiche e le esperienze dei Comuni che fanno parte della rete come modello di sviluppo urbano sostenibile.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato, anche attraverso una study visit, il progetto ‘Prato Urban Jungle’ che mira a promuovere la progettazione urbana creativa e visionaria per ri-naturalizzare i quartieri della città in modo sostenibile e socialmente inclusivo. A tal fine in quattro aree specifiche verranno sviluppate le giungle urbane come soluzione innovativa per affrontare i problemi di uso sostenibile del territorio all’interno della città. Un appuntamento che è proseguito con il confronto con l’Urbact local group sulle attività realizzate nell’ambito del progetto Urge che punta alla nascita del più grande parco urbano d’Italia all’interno di mura storiche. In cinque mesi l’ex ospedale Misericordia e Dolce è stato demolito attraverso la pratica della demolizione selettiva e tutti i materiali prodotti sono stati completamente riciclati.
“Quella di Prato – ha specificato Simone d’Antonio – è un’esperienza che mostra la completa sinergia tra diversi programmi europei affrontando, attraverso un approccio integrato, molteplici aspetti della vita urbana e delle grandi sfide europee: dall’economia circolare all’edilizia sostenibile, dall’inclusione sociale alla rigenerazione urbana attraverso il verde e gli spazi green”. Elementi questi che si intrecciano con la nuova programmazione europea di Urbact IV, Urban Innovative Actions e dell’Agenda urbana europea che guardano sempre di più a città più sostenibili e inclusive.