- Novembre 16, 2022
#Anci2022
Il Gruppo FS punta alla rigenerazione urbana attraverso il dialogo con le istituzioni locali
Le città del futuro saranno sempre più intelligenti e puntano al trasporto collettivo e integrato. Ferrovie dello Stato sarà protagonista del cambiamento insieme a territori, comunità, enti locali e altri stakeholder. Al centro dei piani le stazioni ferroviarie, vero cuore delle smart cities
Le città del futuro saranno sempre più intelligenti e puntano al trasporto collettivo e integrato. Ferrovie dello Stato sarà protagonista del cambiamento insieme a territori, comunità, enti locali e altri stakeholder. Al centro dei piani le stazioni ferroviarie, vero cuore delle smart cities
Secondo le Nazioni Unite entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nei contesti urbani. Lo sviluppo passa dunque per città sempre più intelligenti che avranno al centro un nuovo concetto di mobilità intermodale, collettiva e a basso impatto ambientale. Sarà proprio nelle città – oggi responsabili per il 70% delle emissioni di gas serra – che si giocherà la partita dello sviluppo sostenibile.
In questo contesto, il Gruppo FS guidato dall’Amministratore Delegato Luigi Ferraris, già impegnato a favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato, giocherà un ruolo chiave anche nella rigenerazione urbana attraverso la valorizzazione degli asset non più funzionali al servizio ferroviario, lo sviluppo di soluzioni di intermodalità e di logistica di primo e ultimo miglio nelle aree cittadine e la trasformazione delle stazioni in centri di servizio e di efficace interscambio tra treno e altre modalità di trasporto.
Il Piano Industriale 2022-31 del Gruppo prevede oltre 190 miliardi di euro di investimenti con un’elevata attenzione alla transizione ecologica, alla riduzione dell’impatto energetico e a realizzare o rendere le infrastrutture più resilienti e integrate. È un percorso che presuppone il dialogo tra comunità e istituzioni volto alla ricerca di soluzioni condivise capaci di stimolare la valorizzazione dei territori. Ne è un esempio il Terzo Valico dei Giovi: 53 chilometri di linea ferroviaria che connetterà Genova, Torino e Milano creando un’unica area urbana e che, con il “Progetto condiviso di sviluppo del territorio piemontese” fa da apripista a questo nuovo modello di sviluppo infrastrutturale. Nell’ambito del Progetto Unico Terzo Valico – Nodo di Genova è prevista la riqualificazione dell’area del Campasso, il cui progetto guarda a diversi interventi guidati da criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale. La collaborazione con le istituzioni locali spesso si sviluppa intorno a progetti che riguardano le stazioni, luoghi che rappresentano il cuore delle smart city e modello virtuoso anche per i piccoli centri. Basti pensare al progetto “Scali Milano”, volto alla riqualificazione di sette scali ferroviari dismessi; al progetto di rigenerazione urbana delle aree dismesse di Roma Capitale; a quello di rifunzionalizzazione del nodo intermodale di piazza Garibaldi a Napoli; alla rigenerazione delle aree ferroviarie dismesse di Torino; alla valorizzazione urbanistica dello scalo bergamasco “Porta Sud” e alla riqualificazione della stazione in logica di interscambio. Di particolare rilevanza, inoltre, il Protocollo siglato con il Comune di Bologna per la riqualificazione di tre aree ferroviarie centrali, e il progetto per il Nodo Verde di Bari: un restyling della stazione che prevede la realizzazione di una stazione-giardino sopra i binari.