- Dicembre 11, 2019
L'odio non ha futuro
A Milano 600 sindaci da tutta Italia, “scorta civica” a sostegno della senatrice Liliana Segre
Per volontà dei sindaci l'unica a prendere la parola al termine della marcia, dal palco montato in piazza della Scala, è stata proprio la senatrice Liliana Segre. "Siamo qui per parlare di amore e non di odio - ha detto - lasciamo l'odio agli anonimi della tastiera". Guarda il video raccontodi Emiliano Falconio e Angela Gallo
MILANO – Oltre seicento sindaci sono arrivati da tutta Italia a Milano per dire no all’odio, al razzismo, all’intolleranza ma soprattutto per testimoniare la loro solidarietà a Liliana Segre, la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di sterminio nazista, che è sotto scorta dopo aver ricevuto ripetute minacce antisemite. Insieme, sindaci del nord e del sud, di Comuni grandi e piccoli, senza distinzioni, in fascia tricolore hanno marciato a Milano nella manifestazione ‘L’odio non ha futuro’, promossa dal sindaco Beppe Sala, Anci, Ali e Upi. Un corteo di sindaci che da piazza dei Mercanti è arrivato a piazza della Scala. Tantissimi anche i cittadini che hanno voluto “abbracciare” la senatrice Segre.
Insieme a centinaia di sindaci da tutta Italia, a Liliana Segre e a tantissimi cittadini milanesi per ribadire che #lodiononhafuturo pic.twitter.com/4O4sFcKtSu
— Beppe Sala (@BeppeSala) December 10, 2019
Per volontà dei sindaci l’unica a prendere la parola al termine della marcia, dal palco montato in piazza della Scala, è stata proprio la senatrice Liliana Segre. “Siamo qui per parlare di amore e non di odio – ha detto – lasciamo l’odio agli anonimi della tastiera”. Parlando della sua instancabile opera di testimonianza nelle scuole, la senatrice ha detto che i giovani sono le “future candele della memoria” e a loro guarda “con speranza”. Ma i sindaci che si sono riuniti in piazza per lei “per gridare basta odio” li ha visti un po’ come suoi “figli in fascia tricolore”. E proprio a loro ha lasciato questo messaggio: “Avete una missione difficile, il vostro impegno è decisivo per la trasmissione della memoria. Cancelliamo le parole odio e indifferenza e abbracciamoci in una catena umana di amore”.
A margine della manifestazione il presidente Antonio Decaro ha ribadito che “l’unico fanatismo che in questo Paese noi sindaci possiamo accettare è quello per la democrazia, per la libertà e per il rispetto per gli altri. Non c’è – ha aggiunto – alcun partito dei sindaci. I sindaci non hanno un colore politico: ne servono almeno tre: il verde, il bianco e il rosso della fascia tricolore”.
E poi il monito del padrone di casa e sindaco di Milano, Beppe Sala: “Avete visto stasera – ha detto – la mobilitazione dei sindaci e dei cittadini. Noi siamo pronti a tornare in continuazione in piazza se questo clima d’odio non cambierà”.
“Il vostro impegno può essere decisivo anche nella condivisione della memoria perché nell’Italia degli 8mila Comuni esiste un giacimento straordinario della storia della nostra comunità.”| #LilianaSegre ai sindaci#lodiononhafuturo#HumanRightsDay pic.twitter.com/MJR95vX0op
— ANCI (@comuni_anci) December 10, 2019
Da oggi anche Liliana Segre ha una fascia tricolore, quella che le è stata donata dall’Anci e dal suo presidente Antonio Decaro a nome di tutti i Comuni italiani al termine della manifestazione. Poi l’Inno d’Italia cantato da tutta la piazza e in primis dalla senatrice sul palco ha concluso la marcia.
3 Comments
Il Comune di Benevento sarà presente con l’Ass. Anna Orlando delegata dal Sindaco Mastella a rappresentare la Città con fascia.
Va bene che i Sindaci scendono in Piazza, ma che abbiano abbandonato
i Paesi di Frazioni di Comuni piccoli rendendoli sempre più deboli,
e sostenendo solo i Comuni Grossi non Va bene.
Della serie Pesce Grosso mangia sempre Pesce Piccolo,
Così non va bene.
Ho partecipato da privato cittadino ed è stato molto emozionante.
Mi piacerebbe avere l’elenco dei Comuni che hanno aderito alla manifestazione.
Un saluto.