- Aprile 5, 2022
Terremoto Abruzzo
I Sindaci italiani uniti in un abbraccio simbolico alla città di L’Aquila
Il sindaco di Teramo e delegato nazionale Anci, Gianguido D’Alberto: “Celebrato il coraggio, la capacità di superare ostacoli durissimi e rinascere con opere, realizzazioni, azioni, nello straordinario scenario dell’unità tra realtà civile e classe dirigente”,“A L’Aquila, dopo due anni, è tornata la fiaccolata in ricordo delle 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009. Un momento di raccoglimento che ha visto i sindaci italiani stringersi in un abbraccio simbolico alla città e alla sua comunità. A ricordare chi non c’è più la luce tenue ma resistente di una candela, segno di una luce continuamente accesa, che tiene vivo il ricordo di chi è stato strappato alla vita e vuole manifestare la condivisione di un dolore, lasciando che gli affetti e le proiezioni del passato riscaldino i sentimenti, gli stati d’animo, le emozioni”. Così Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e delegato nazionale Anci a commento della fiaccolata in commemorazione delle vittime del terremoto del 2009.
“La presenza di Anci nazionale alla fiaccolata – ha sottolineato il sindaco – ha voluto rappresentare l’abbraccio di tutti i sindaci italiani alla comunità aquilana. Un abbraccio intenso, con il quale abbiamo voluto manifestare ai cittadini de L’Aquila, tutta la nostra vicinanza, tutta la nostra volontà di sostenerli e continuare a camminare insieme; come insieme vogliamo proseguire nel processo di rinascita materiale e morale che deve vederci protagonisti uniti e solidali.
“Abbiamo ricordato – ha evidenziato D’Alberto – un evento drammatico e luttuoso ma, abbiamo fatto anche memoria di solidarietà, aiuto, condivisione, che hanno permesso di rendere forse meno amara la rassegnazione e più credibile la speranza.
Ricordando quanto il terremoto sia stato devastante perché “non ci ha dato tregua e dopo pochi anni è tornato a colpire con durezza e ineluttabilità, qui da noi in forma assai più dirompente del passato”, il sindaco di Teramo ha ringraziato la comunità aquilana dalla quale “avevamo imparato a non cedere all’abbandono, a non accettare passivamente gli eventi”; per questo ha rivolto ai corregionali de l’Aquila la gratitudine di tutta la comunità per “per la forza esemplare, la dignità edificante, la determinazione solida con cui hanno affrontato le avversità”.
Infine, il sindaco di Teramo e delegato nazionale Anci, ricordando i lutti e le devastazioni del passato sisma ha ribadito come in questi giorni di commemorazione si sia anche “celebrato il coraggio, la capacità di superare ostacoli durissimi e rinascere con opere, realizzazioni, azioni, nello straordinario scenario dell’unità tra realtà civile e classe dirigente”, ed espresso a nome di tutti i sindaci e delle comunità italiane, il sentimento di vicinanza ai cittadini di L’Aquila, abbracciando e porgendo loro il simbolo leggero ma incrollabile del ricordo e dell’amicizia.