• Novembre 12, 2020
di Redazione Anci

Sicurezza e legalità

I dati del Viminale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali

L’ANCI partecipa con propri rappresentanti all’Osservatorio, istituito nel luglio 2015 a seguito di una specifica richiesta da parte dell’Associazione considerati gli accadimenti nei territori. Gli amministratori locali non devono sentirsi soli. Fondamentale è il lavoro portato avanti con il Governo centrale per la definizione di quadro condiviso di responsabilità sulla sicurezza e per la promozione della legalità
I dati del Viminale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali

Sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno, nella sezione dedicata all’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, i dati relativi al monitoraggio sul fenomeno aggiornati al secondo trimestre del 2020.  L’ANCI partecipa con propri rappresentanti all’Osservatorio, istituito nel luglio 2015 a seguito di una specifica richiesta da parte dell’Associazione considerati gli accadimenti nei territori. Gli amministratori locali non devono sentirsi soli. Fondamentale è il lavoro portato avanti con il Governo centrale per la definizione di quadro condiviso di responsabilità sulla sicurezza e per la promozione della legalità. L’Osservatorio ha ora una nuova strutturazione con le novità intervenute con la L. 105/2017 e con il successivo decreto del Ministero dell’Interno che ne disciplina il regolamento sulla composizione e sulle modalità di funzionamento. È presieduto dal Ministro dell’Interno e composto da rappresentanti del Viminale, del Ministero della Giustizia, del Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, ANCI ed UPI, con la possibilità di estendere la partecipazione ad altre amministrazioni interessate, in relazione agli argomenti trattati.
La conoscenza de fenomeno, a partire dai dati, è essenziale per contrastarlo.
Va considerato che le intimidazioni nei confronti degli amministratori locali hanno una matrice multiforme, in parte mafiosa ma anche originata da un malcontento suscitato da una decisione amministrativa, da un disagio sociale, casi di violenza “politica”  o anche legati al tema dell’immigrazione e all’accoglienza dei rifugiati. La responsabilità degli amministratori locali, infatti, si è accresciuta nella percezione dell’opinione pubblica: dalla sicurezza urbana alla protezione civile, dal contrasto all’evasione fiscale alle ludopatie e ai fenomeni del disordine urbano, spesso sovraesponendo direttamente i primi cittadini.  In questo anno, inoltre, con l’emergenza sanitaria da virus Covid-19 , è necessario far fronte anche ad una emergenza economica e sociale.
I dati del secondo trimestre di quest’anno comparati con quelli dello scorso anno mostrano ad un aumento del fenomeno – 182 atti intimidatori nel secondo trimestre del 2020 contro i 175 del secondo trimestre 2019.
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