• Aprile 17, 2020
di Gabriella Petrelli

Coronavirus

I Comuni italiani al tempo dell’emergenza – Il Sindaco ti chiama a casa

Non sempre nei Comuni è possibile tenere informati tutti i cittadini sulle comunicazioni istituzionali e le informazioni utili, come quelle sull'emergenza Coronavirus, attraverso social e piattaforme web. Sono molte le iniziative alternative di comunicazione introdotte in questi giorni dai sindaci
I Comuni italiani al tempo dell’emergenza – Il Sindaco ti chiama a casa

Non sempre nei Comuni è possibile tenere informati tutti i cittadini sulle comunicazioni istituzionali e le informazioni utili, come quelle legate all’emergenza da Coronavirus, attraverso l’uso dei social e delle piattaforme web. Sono molte le iniziative alternative di comunicazione introdotte in questi giorni di emergenza dai sindaci.

Molti i sindaci che si sono attivati con metodi comunicativi alternativi al web e ai social, per mantenere un contatto diretto con i cittadini, ascoltare le loro esigenze, informarsi sullo stato di salute e ricordare la necessità di restare a casa per combattere l’emergenza del Coronavirus. Ciò sta avvenendo non solo nei piccoli comuni, dove è più facile e possibile il contatto diretto, ma anche in città più grandi. A favore della cittadinanza tutta ma con un occhio di riguardo per le persone sole ed anziane.

Nel Comune di Calderara di Reno, città dell’area metropolitana di Bologna, il sindaco ha chiamato lo scorso week end i cittadini per esortarli a non uscire di casa per andare a trovare parenti ed amici per le feste di Pasqua. Lo rendono noto gli stessi cittadini che hanno ricevuto la chiamata attraverso i social. Il sindaco di San Rocco di Lodi, invece, telefona di volta in volta ai concittadini che non rispettano le regole, trovati troppo spesso per strada, ricordando che è il momento del sacrificio di tutti e che le restrizioni vanno rispettate. Diversa liniziativa del sindaco della città di San Lazzaro che in una settimana con l’aiuto degli assessori ha telefonato a tutti i 1200 anziani del comune per informarsi sullo stato di salute e mettersi a disposizione per qualsiasi esigenza. 

Filo diretto con gli anziani anche per il Comune di Vecchiano in provincia di Pisa. Stessa iniziativa per la Giunta del Comune di Brisighella in provincia di Ravenna che è stata coinvolta dal sindaco per telefonare ai circa 1.200 anziani, over 75 anni, della città per raccogliere richieste, esigenze, e mettersi a loro disposizione anche nel fare la spesa quotidiana.

Analoga l’iniziativa del sindaco del Comune di Santarcangelo di Romagna che, con i volontari della Protezione civile, ha sentito telefonicamente il 75% dei 4.000 anziani over 70 anni della città a dieci giorni dall’inizio della campagna avviata per fornire un supporto diretto e concreto alla fascia potenzialmente più debole della popolazione. Dei cittadini contatti oltre il 70% ha chiesto di essere ricontattato fino alla fine dell’emergenza. Nel Comune di Falconara, invece, il sindaco ha reclutato dei giovani volontari ventenni per dare sostegno e vicinanza ai cittadini più anziani in questo periodo di quarantena. Da Pronto nonno come stai? alla spesa solidale, alle rubriche online. Il Comune di Forte dei Marmi, invece, ha accolto e patrocinato l’iniziativa Sei forte nonno, un’operazione di volontariato telefonico dedicata agli anziani che potranno godere di un appuntamento giornaliero con una voce amica al telefono compresa quella dello stesso sindaco della città.

Diverso l’utilizzo delle telefonate per i primi cittadini di Sorrento e Costiglione d’Asti, come avviene in molte realtà cittadine, che chiamano quotidianamente i malati di Covid ospedalizzati o in isolamento domiciliari per informarsi dello stato di salute e per raccogliere richieste. A Benevento, invece, il sindaco Clemente Mastella ha fornito dall’inizio dell’emergenza a tutta la cittadinanza il proprio numero di telefono personale per far si che tutti possano contattarlo in caso di necessità mentre il sindaco di Cavezzo ha attivato un nuovo numero di telefono, fornito ai cittadini, da cui risponde a tutte le domande e le richieste.
Non fa mancare un suo saluto telefonico ai cittadini il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha avviato all’inizio dell’emergenza la campagna Facciamo due chiacchiere? con la quale ha condiviso con la cittadinanza l’iniziativa di una telefona a una persona anziana per regalare serenità in questi giorni difficili. Delle telefonate del sindaco ringraziano sui social i cittadini.

Analoga l’iniziativa del Sindaco di Firenze Dario Nardella che informa direttamente i cittadini sulle iniziative emergenziali intraprese sotto l’emergenza Covid.

Non solo telefonate. In molti piccoli comuni i sindaci, megafono alla mano, stanno invitando i cittadini a restare in casa. A Silea, Comune di 10 mila abitanti in provincia di Treviso il sindaco usa il megafono coinvolgendo tutta la Giunta comunale e citofona a casa per fare gli auguri di buon compleanno cantando di condominio in condominio le canzoni preferite con i festeggiati e le famiglie. A gradire il servizio comunale sono soprattutto i bambini.

Infine, attraverso la piattaforma di l’Alert system, in molte città già in uso da tempo, con cui numerosi comuni italiani mettono quotidianamente in contatto il sindaco con i cittadini attraverso una telefonata registrata che viene recapitata a chi è iscritto al servizio comunale. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha così informato nei giorni scorsi i cittadini che il comune fornirà di mascherine tutti i soggetti più deboli distribuendole casa per casa. Anche il Comune di Teggiano nel salernitano, usando lo stesso servizio di comunicazione comunale, tiene costantemente in contatto il primo cittadino con gli abitanti per tutte le informazioni utili per gestire l’emergenza del Coronavirus. Il sindaco di Pordenone, invece, sta utilizzando lo strumento di alert per invitare i propri concittadini a restare a casa il più possibile e rispettare le leggi straordinarie di restrizioni in vigore, stesse comunicazioni che arrivano anche ai cittadini di Villa di Serio nel bergamasco da parte del sindaco. Diverso lo strumento ma analogo l’utilizzo per il Comune di Ragusa in cui il sindaco, con la piattaforma Sindaci in Contatto 2.0 progettata per avvertire telefonicamente tutta la cittadinanza in caso di emergenze, tiene costantemente informati i ragusani. A Somma Vesuviana il sindaco, invece, dopo aver contattato telefonicamente con 4 mila telefonate tutte le famiglie del paese per spiegare le regole normate dall’emergenza in corso, ha avvisato i concittadini che è disponibile il servizio comunale di telefonia e messaggistica cittadino a cui erano stati già inseriti tutti i numeri fissi della città dal personale comunale.


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