• Maggio 11, 2024
di Giuseppe Pellicanò

Politiche giovanili

Human fraternity, Pella: “Dai giovani messaggio di solidarietà e coesione per le nostre comunità”

Il vicepresidente vicario in Campidoglio per il tavolo organizzato nell'ambito della seconda edizione del World Meeting on Human Fraternity, con oltre cento giovani amministratori locali. Baroncini (coordinatore Anci Giovani): “Per gli amministratori locali la fratellanza è già un obbligo non una possibilità”
Human fraternity, Pella: “Dai giovani messaggio di solidarietà e coesione per le nostre comunità”

“Consapevoli che ‘nessuno si salva da solo’, una lezione particolarmente significativa che Papa Francesco ci ha voluto ricordare nei giorni più bui e dolorosi della pandemia, noi amministratori dei comuni italiani, e in particolare i più giovani, sosteniamo e diffondiamo nelle nostre comunità la cultura della collaborazione e di relazioni basate sulla fraternità e sull’attivazione di politiche di prossimità, alimentate dal dialogo, dal confronto e dalla solidarietà; offrendo così alla comunità locale gli strumenti per affrontare insieme i rischi e le sfide globali che oggi ci riguardano da vicino: ambiente, migrazioni, disuguaglianze, bisogni sociali. É essenziale adoperarci per riunirci in un noi che sia più forte della somma delle piccole individualità”. Lo ha affermato il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella intervenendo al dibattito ‘Il tavolo degli amministratori: la comunità nella città’ nell’ambito della seconda edizione del World Meeting on Human Fraternity, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio. All’evento, che ha visto la partecipazione di oltre cento giovani amministratori locali, hanno partecipato anche Luca Baroncini, Coordinatore Nazionale Anci Giovani e sindaco di Montecatini Terme, il presidente di Anci Campania e sindaco di Caserta, Carlo Marino e il segretario generale Anci Veronica Nicotra. Ospite del sindaco di Roma Roberto Gualtieri anche il suo collega di New York Eric Adams.

Pella ha ricordato che “non ci può essere sviluppo senza libertà, solidarietà e sussidiarietà, senza la mobilitazione delle energie di ogni cittadino e di tutte le risorse della comunità, al servizio della collettività e dell’interesse generale. Per questo motivo, “occorre perseguire un ‘giusto’ equilibrio in cui ambiente e persona siano intimamente connessi e la rigenerazione e valorizzazione del patrimonio e delle risorse possano diventare volano per la rigenerazione delle comunità locali, in una logica di “creazione di valore”. Ed è importante che – ha concluso Pella – la nostra Associazione e tutti i comuni italiani inseriscano all’ordine del giorno e adottino il documento che in questi mesi abbiamo costruito e redatto come tavolo di lavoro”.Il coordinatore di Anci Giovani Luca Baroncini ha ricordato come “l’attività degli amministratori locali sia una testimonianza del fatto che la fratellanza non è una possibilità ma un obbligo per tutti noi. Svolgere il nostro ruolo, specie nei piccoli comuni, significa rinunciare a possibilità di carriera, oppure per i giovani al proprio tempo libero per mettersi a disposizione della propria comunità. Quando sono stato eletto la prima volta, ricordo che una signora di più di 90 anni mi ha dato un consiglio: se vuoi essere un bravo sindaco devi essere buono. Per me – ha aggiunto Baroncini – questo significa mettersi sempre davanti al proprio interlocutore cercando di fare in modo che il suo problema diventi anche il tuo.

Per farlo servono anche una competenza di base, e fa bene Anci ad investire nella formazione; ma anche una comunicazione più diretta che superi il virtuale cui siamo abituati ormai con i social media”.Da parte sua Carlo Marino ha evidenziato come “per un amministratore locale, per un sindaco, la fratellanza umana rappresenta un principio guida fondamentale per promuovere la coesione sociale, il benessere comunitario e la solidarietà tra i cittadini del proprio territorio. Significa creare un ambiente inclusivo e accogliente in cui ogni individuo si senta rispettato, valorizzato e parte integrante della comunità”. A suo parere, “il sindaco dovrebbe agire diventando un modello di comportamento inclusivo e rispettoso, dimostrando attraverso le sue azioni e le sue parole un impegno per la fratellanza umana e l’uguaglianza di trattamento per tutti i membri della comunità”.