- Ottobre 25, 2023
#Anci2023
Gori: “Non fermeremo le opere del PNRR ma serve chiarezza”
Il panel “Le risorse europee ai comuni e alle città: un’Europa semplice, forte, unita” ha registrato il contributo dei sindaci sulle opere del PNRR
GENOVA – “Le risorse europee ai comuni e alle città: un’Europa semplice, forte, unita” è il panel conclusivo della seconda giornata della 40^ Assemblea annuale Anci, che si svolge nel Padiglione Blu della Fiera di Genova. Moderato da Gianni Trovati, giornalista de Il Sole24Ore, si apre con l’intervento di Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, che così commenta il precedente intervento del Ministro Fitto: “Il Pnrr è la più straordinaria occasione di modernizzazione del Paese quindi il ministro Fitto non deve vederlo come un peso. La mia città, ad esempio, è stata colpita dai tagli sulla rigenerazione urbana, progetti su cui i dati sono in linea con le milestones previste: in questa situazione io ho detto ai miei tecnici di continuare ma sulle linee di finanziamento servono informazioni chiare. Il giusto tono severo, infine, del ministro Fitto mi piacerebbe che fosse rivolto anche ad altri soggetti destinatari di fondi PNRR”.
Chiara Frontini Sindaca di Viterbo, sulla falsariga dei precedenti interventi ha dichiarato: “Noi sindaci non fermiamo le nostre procedure sulle opere che riguardano il PNRR per le dichiarazioni che si leggono sui giornali. Questi progetti sono uno sforzo immane sforzo immane per il personale degli Enti locali, che si trova bombardato da scadenze eccezionali oltre quelle derivanti dal quotidiano. Per la nostra città a questo si uniscono altri eventi, come il Giubileo che, soprattutto per gli uffici tecnici che lavorano alle opere, sono una bomba a mano. Pensiamo alle piazza del comune chiuse per i cantieri che bisogna spiegare ai cittadini per i disagi che comportano. Se aggiungiamo una narrativa nazionale che non vede il PNRR come un’opportunità destabilizziamo i cittadini. I sindaci devono andare avanti sulle opere in corso perché cosi si aspettano i cittadini e le imprese”.
Nicola Fiorita, Sindaco di Catanzaro, ha dichiarato: “Sono controcorrente, ma il Pnrr non mi preoccupa cosi tanto. Tutti abbiamo lavori già intrapresi e con calma si possono continuare. Sono preoccupato, invece, per i taglia in manovra che potrebbero limitare le iniziative del mio comune. Noi siamo ambiziosi ma non abbiamo il personale. Siamo come un motore Ferrari su una 500 . Oggi Catanzaro ha solo 250 dipendenti. Non ho tecnici per seguire i bandi. E’ un problema avere i soldi e non poterli spendere”.
“Le istituzioni si devono unire per l’interesse del Paese, sul Pnrr non ci può essere una battaglia tra governo e sindaci”, è la considerazione svolta dal sindaco di Benevento Clemente Mastella che ha invitato i suoi colleghi ad andare avanti comunque nella realizzazione delle opere”. A suo parere, laddove “l’Europa ci ha concesso tantissime risorse sicura con una finta generosità pensando che non ce l’avremmo, non possiamo permetterci di fermarci non sapendo cosa dobbiamo fare, ci riderebbero dietro”. Da qui l’invito del sindaco sannita al presidente dell’Anci Decaro: “Si incontri con il ministro Fitto per risolvere tutte le problematiche in essere. Tutta la filiera istituzionale deve raccogliersi in una garrita per combattere una battaglia che non è né dei sindaci, né del governo ma del Paese”.
Da parte sua invece, Matteo Ricci sindaco di Pesaro e Presidente ALI, ha messo in guardia contro il pericolo di non comprendere il valore strategico della partita in corso sul PNRR. “Non è solo una grande opportunità ma è l’unica carta realisticamente possibile per mettere a terra tutte le risorse per gli investimenti nei territori”. Tornando alla richiesta di chiarezza che il presidente Decaro ha rivolto al ministro Fitto, Ricci è stato netto: “Gli chiediamo solo di sapere da quali risorse saranno sostituiti i 16 miliardi di tagli per le opere finanziate con il Pnrr”, ha ribadito accennando ad altri problemi molto più urgenti. “Siamo convinti di avere il personale necessario per realizzare i 200 miliardi di investimenti previsti?”, si è chiesto il sindaco pesarese. Ed ancora il paventato taglio alle città metropolitane previsto dalla manovra: “Si parla tanto di assumere personale nei Comuni per la sfida dei prossimi anni, ma poi bisogna essere coerenti, con questi tagli non riusciremo ad assumere nessuno. Senza i comuni i più efficienti attuatori del PNRR, non ci potrà essere né crescita né coesione sociale”, ha concluso.
“Sotto il profilo generale il Ministro Fitto pone un problema generale di tempistiche e scadenze oggettivamente legate al PNRR ma non realizzabili entro i termini previsti. Di contro, su alcuni interventi, su cui siamo in tempo, vorremmo essere invece essere rassicurati che non si interromperanno perché vorremmo terminali per il senso di responsabilità di amministratori. Ci siamo anche affidati a gestioni commissariali per accelerare, quini chiediamo chiarezza dei dati e precisione e questa mi pare sia una richiesta legittima come sindaci”. Così Roberto Lagalla Sindaco di Palermo.
“Noi sindaci ci sentiamo soli, oggi ci sentiamo ancora più soli perché ci viene detto dal Governo chiaramente che i soldi che noi spendiamo per i cittadini, per la collettività non ve li diamo perché non abbiamo fiducia in voi come invece è accaduto con il Bando Periferie firmato nel 2014.
I soldi del PNRR non stati dati a pioggia, c’è dietro progettazione, partecipazione a bandi ma dietro non vedo ora non un rapporto fiduciario. Mi sarei aspettato invece che ci avessero chiesto di stare insieme e che il Governo ci mettesse sul campo una task force sui territori di tecnici per dare una mano in tutto, dalla progettazione alla realizzazione e rendicontazione”. Questo il commento di Carlo Marino Sindaco di Caserta e Presidente ANCI Campania.
L’intervento conclusivo è di Mario Guarente Sindaco di Potenza: “La strada della realizzazione è già imboccata anche perché se noi sindaci vediamo opere che non si riescono a realizzare più uniscono le forze per realizzarle. Mi sarei aspettato che oggi ci trovassimo qui a discutere delle opere in fase di realizzare invece parliamo di rivalità tra sindaci e Governo e non di come stanno cambiando le nostre città. Mettiamo su un tavolo con tutti i livelli istituzionali in cui ognuno parli delle proprie difficoltà per risolvere insieme i problemi”.