- Luglio 6, 2023
#MissioneItalia2023 – La voce dei sindaci
Gli interventi dei sindaci di Ascoli Piceno, Viterbo e Cremona in tema di rigenerazione urbana
Fioravanti, Frontini e Galimberti si sono confrontati sulla comune esperienza che ha cambiato il volto delle proprie città rigenerando interi quartieri periferici o i centri storiciDi rigenerazione urbana per l’Italia, tra Piani urbani integrati e PINQUA, e di cambiamento delle città hanno discusso portando la loro esperienza il Sindaco di Ascoli Piceno, di Viterbo e di Cremona.
Marco Fioravanti ha portato l’esperienza di Ascoli Piceno raccontato che “grazie ai 90 milioni di euro ottenuti per i progetti per la rigenerazione urbana abbiamo riqualificare il centro storico. Siamo partiti dallo studio di quattro fattori come il terremoto del 2016, lo spopolamento e la crisi delle natalità, la crisi occupazionale e in ultimo l’emergenza pandemica per creare una visione di insieme che ci proietti al 2030. Siamo partiti dalla riqualificazione delle strutture inattive del comune, come scuole ed ex caserme, per creare alloggi con housing sociale e fornire un ulteriore sostegno alle famiglie che non possono pagare gli affitti”
Chiara Frontini, raccontando Viterbo, ha presentato la sua esperienza con gli interventi realizzati grazie alla strategia territoriale inteso come approccio integrato per lo sviluppo locale e la qualità degli spazi urbani.
“Stiamo dando un nuovo volto alla città, a partire dal centro storico – ha raccontato il Sindaco – Stiamo potenziando settori che vanno dalla sicurezza urbana, al verde pubblico, agli spazi di condivisone integrando gli interventi e i finanziamenti con le risorse disponibili da più progetti. In tutto sono 100 milioni di euro di investimenti aggiuntivi da riutilizzare sul territorio che ci stanno permettendo di creare progetti straordinari a favore di tutti i cittadini e soprattutto dei giovani”.
Gianluca Galimberti, primo cittadino di Cremona, ha invece parlato dei giovani e della loro esperienza di rigenerazione urbana con la riconquista del centro storico presentando i progetti realizzati.
“Il piano della resilienza serve per risolvere le disuguaglianze tra nord e sud ma anche per risolvere i problemi tra città metropolitane e città medie, come ad esempio in Lombardia che di certo non è Milano – ha raccontato – Dentro queste città medie il tema centrale è demografia, penso al ripopolamento. A Cremona nel centro della città, nel vecchio ospedale, abbiamo creato una ventina di alloggi con servizi anche commerciali. Attorno a questo progetto abbiamo creato rigenerazione sociale, collegando le piazze cittadine tra loro, aumentando gli apszi per i giovani universitari e a favore della creativa, integrata alla scuola di seconda opportunità per combattere il tema della dispersione scolastica e unito al volontariato”.