• Febbraio 22, 2023
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Giulietta Masina, 102 anni. Sadegholvaad (sindaco Rimini): “Musa, respiro e anima di Fellini”

"Un’artista che con la sua mimica e la sua leggerezza è stata capace di parlare un linguaggio universale". Guarda il video
Giulietta Masina, 102 anni. Sadegholvaad (sindaco Rimini): “Musa, respiro e anima di Fellini”

“Giulietta, minuta ma forte per tenere le chiavi d’accesso all’universo felliniano”.  Parole del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad a 102 anni dalla nascita (22 febbraio 1921) di una tra le attrici italiane più premiate, “unica donna che custodiva la cimasa della porta del grande Maestro.
Per Angelo Arpa, gesuita confidente di Fellini, è stata il simbolo dell’innocenza ferita che trionfa, un folletto, una fatina, un angelo, il biografo Tullio Kezich la immaginava come una figura uscita dalle illustrazioni di un libro di favole”.
È stata la moglie dell’uomo dai cinque Oscar, La strada, Le notti di Cabiria, , Amarcord e un Oscar alla carriera, la Charlot in gonnella, l’ingenua Gelsomina venduta dal rude Zampanò.  Quella dell’attrice una vita piena di premi e riconoscimenti: Oscar come migliore film straniero per La strada e Le notti di Cabiria, dove ha ottenuto anche la Palma d’oro a Cannes per la migliore interpretazione femminile, quattro Nastri d’argento, un David di Donatello (due speciali), un Globo d’oro e un Premio onorario al Festival di Berlino.
“Memorabile l’omaggio di Federico Fellini alla moglie quando il 28 marzo 1993 ricevette da Sophia Loren il Premio Oscar alla carriera, nello splendido Teatro Dorothy Pavillon di Los Angeles, un riconoscimento per le sue qualità cinematografiche che hanno entusiasmato e deliziato il pubblico di tutto il mondo. Ritirando l’ambìta statuetta – ricorda il primo cittadino – la ringraziò con otto parole dolcissime: “Thank you dear Giulietta, and please, stop crying”, una dichiarazione d’amore, ma anche il riconoscimento del talento di una delle più straordinarie attrici del nostro cinema, un’artista che con la sua mimica e la sua leggerezza è stata capace di parlare un linguaggio universale e di toccare il cuore del pubblico di ogni tempo”.
Fellini morì il 31 ottobre 1993, cinque mesi dopo lei lo raggiunse indossando lo stesso abito della notte degli Oscar. Nel cimitero di Rimini i due artisti riposano insieme nella tomba scultura, La grande prua realizzata dal Maestro Arnaldo Pomodoro come ultimo viaggio del regista e della inseparabile compagna di vita, di lavoro e di successi.