• Ottobre 9, 2019
di Angela Gallo

Fiera Didacta

Giachi: “Necessario sostenere le scuole, presidio di cittadinanza soprattutto nei piccoli Comuni”

Dall’uso del digitale nelle scuole alle esperienze di innovazione sociale, fino al ruolo delle scuole nei piccoli Comuni: tante le iniziative e i progetti al centro dell'incontro di oggi a Firenze “L’Innovazione della didattica: esperienze a confronto” organizzato nell'ambito di Didacta 2019
Giachi: “Necessario sostenere le scuole, presidio di cittadinanza soprattutto nei piccoli Comuni”

“Didacta si conferma un contenitore straordinario per tutti i Comuni. Contenitore in cui si mette in evidenza il ruolo centrale delle scuole, motore di sviluppo per i territori, grandi e piccoli. Dall’uso del digitale nelle scuole alle esperienze di innovazione sociale, sono tante le iniziative e i progetti di cui abbiamo parlato oggi. Progetti che rendono possibile il cambiamento grazie al diretto coinvolgimento dei cittadini”. E’ quanto ha sottolineato Cristina Giachi, presidente della Commissione istruzione, politiche educative ed edilizia scolatica di Anci e vice sindaca di Firenze, a margine dell’incontro “L’Innovazione della didattica: esperienze a confronto” organizzato a Firenze nell’ambito di Didacta 2019, la più grande fiera dedicata al mondo della scuola e dell’innovazione didattica.
“Le scuole – ha proseguito Giachi – sono il presidio istituzionale sul territorio specialmente nei piccoli Comuni che, molto spesso, hanno in esse l’unico momento di verifica istituzionale della cittadinanza. Ci ha fatto molto piacere oggi un’affermazione del ministro Fioramonti che ha sottolineato come non debbano essere le cittadine e i cittadini a dover andare verso la scuola, ma è la scuola stessa che deve andare dove ci sono cittadine e cittadini”.
Nel corso del dibattito – infine – sono state avanzate diverse proposte a sostegno delle scuole nei piccoli Comuni come, quella, ad esempio, di rivedere “il numero minimo di iscritti per gli istituti comprensivi che limita le possibilità di aprire scuole soprattutto nelle aree più marginali. Oppure la possibilità – come ha proposto Giachi – di prevedere degli incentivi per gli insegnanti che si spostano nelle sedi dislocate in aree disagiate. I Comuni e i territori hanno bisogno delle scuole come presidio di cittadinanza”.


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