• Settembre 18, 2015
di anci_admin

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Emergenza abitativa – Malagoli (ass.Bologna) al convegno Anci Liguria: “Maggiore flessibilità nella filiera dell’abitare”

“Per fronteggiare la crisi economica che coinvolge sempre più strati sociali, prima al ...

“Per fronteggiare la crisi economica che coinvolge sempre più strati sociali, prima al riparo dall’emergenza casa, bisogna mettere in campo strumenti innovativi che partono dalla ridefinzione della filiera dell’abitare. Occorre lavorare sulla permanenza provvisoria nelle strutture di edilizia residenziale pubblica e sul passaggio in quelle di edilizia sociale residenziale di coloro che hanno una effettiva capacità economiche”. Lo ha evidenziato Riccardo Malagoli, assessore alle politiche Abitative del Comune di Bologna e coordinatore della sottocommissione politiche abitative Anci, intervenendo al convegno ‘Edilizia sociale: nuove prospettive dell’abitare’ promosso oggi a Genova da Anci Liguria con l’ordine degli Architetti genovese.
“La parola d’ordine deve essere flessibilità nella interpretazione della filiera dell’abitare, in modo da adeguarsi alla situazione sociale in assoluta evoluzione”, precisa Malagoli riferendosi anche alle condizioni delle persone inserite nei programmi di edilizia residenziale sociale. “Non si può pensare che per 15 anni la famiglia che viene ospitata all’interno dell’Ers mantenga le condizioni eguali di quando è entrata”, osserva.
Ma al di là dell’emergenza, secondo l’assessore bolognese, bisogna avviare una vera azione di sistema con tutti gli attori della filiera abitativa. “Cassa depositi ed Ance e Comuni devono mettere da parte i propri interessi e lavorare tutti insieme per trovare strumenti adeguati alla complessità dell’attuale momento sociale”.
In questa situazione di emergenza, "gli istituti come Inps ed Inail dovrebbero mettere a disposizione quel patrimonio residenziale soprattutto pubblico inutilizzato ed invendibile, con cui – evidenzia Malagoli – è possibile abbassare la tensione abitativa rendendo possibile percorsi di inserimento sociale per le persone socialmente più vulnerabili”.
Al convegno genovese ha preso parte anche Bruno Pastorino, coordinatore commissione politiche abitative di Anci Liguria. “Gli amministratori locali conoscono perfettamente l’odierno disagio abitativo. Lo riscontrano quotidianamente nell’impennata delle richieste di alloggi pubblici e nell’onda di famiglie che si rivolgono loro per un aiuto economico. E’ una domanda, quella di questi anni, che non riguarda piu soltanto le aree più fragili, ma che – ha osservato Pastorino – pervade ormai settori del ceto medio, colpendo soprattutto i giovani e le nuove famiglie".
A suo parere, “mettere insieme, come provato a fare oggi, istituzioni, mondo delle imprese, sistema creditizio e filiera delle professioni, significa però pure assumere la sfida di un’edilizia innovativa capace di invertire il ciclo economico, connettere alloggi a costo contenuto e urgenza di riqualificazione urbana; prevedendo pure un intervento legislativo che abbandoni la sfera dell’emergenza, assumendo quella della strategia”, ha concluso l’esponente di Anci Liguria. (gp)