• Giugno 11, 2022
di Giuseppe Pellicanò

Amministrative 2022

Domenica 12 giugno urne aperte per il rinnovo di 978 Comuni, 26 Capoluoghi di provincia interessati

Sono 142 i Comuni con più di 15 mila abitanti chiamati a votare, per i Comuni più piccoli (836), con meno di 15 mila abitanti: se ammessa una sola lista, e fermo restando che i voti validi all'unica lista ammessa non devono essere inferiori al 50% dei votanti, sarà sufficiente che il numero dei votanti non sia inferiore al 40% degli elettori
Domenica 12 giugno urne aperte per il rinnovo di 978 Comuni, 26 Capoluoghi di provincia interessati

Quasi nove milioni di italiani al voto per il rinnovo delle amministrazioni di 978 Comuni; tra questi 26 Comuni capoluogo di provincia e quattro città capoluogo di Regione: Genova, Palermo, Catanzaro e L’Aquila. Questa la fotografia sintetica della tornata elettorale che si apre domenica 12 giugno in contemporanea con il voto sui cinque referendum abrogativi in materia di Giustizia e ordinamento della magistratura. I seggi resteranno aperti solo nella giornata di domenica dalle 7 alle 23, mentre l’eventuale turno di ballottaggio è fissato per domenica 26 giugno.
Nel dettaglio sono 142 i Comuni con più di 15 mila abitanti chiamati a votare. I capoluoghi di provincia interessati alle urne sono: Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona, Viterbo. Se nelle città con oltre 15 mila abitanti nessuno dei candidati raggiunge il 50 % più uno dei consensi, si va al ballottaggio, che è previsto il 26 giugno.
Questa tornata amministrativa fa registrare una novità per i Comuni più piccoli (836), ovvero con meno di 15 mila abitanti: se ammessa una sola lista, e fermo restando che i voti validi all’unica lista ammessa non devono essere inferiori al 50% dei votanti, sarà sufficiente che il numero dei votanti non sia inferiore al 40% degli elettori.  In pratica è previsto un quorum più basso per la validità dell’elezione.

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