• Novembre 23, 2020
di Emiliano Falconio

Conferenza Unificata

Dl Ristori, Anci condiziona parere all’accoglimento degli emendamenti presentati al Senato

Intesa anche sullo schema di decreto legislativo del ministero del Lavoro sul riparto delle risorse 2020 del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Il decreto prevede il riparto di 587 milioni di euro, di cui 562 per gli ambiti territoriali.
Dl Ristori, Anci condiziona parere all’accoglimento degli emendamenti presentati al Senato

Assunzioni in deroga del personale di polizia locale per gestire l’emergenza Covid, estensione  anche al 2021 della possibilità di utilizzare risorse emergenziali straordinarie, rinvio del temine di approvazione del bilancio consolidato e proroga dei contratti di riscossione. Questi i punti su cui Anci ha condizionato il proprio parere al decreto Ristori, discusso oggi nel corso della Conferenza Unificata riunita in video conferenza. “Si tratta di emendamenti – ha detto il vicepresidente vicario Roberto Pella – inviati nei giorni scorsi al Senato e che riteniamo prioritari per permettere ai Comuni di affrontare in maniera adeguata l’emergenza Coronavirus. Chiediamo inoltre – ha aggiunto Pella – una ulteriore riduzione della Tari per il 2020 per poter andare incontro alle categorie particolarmente colpite dalle conseguenze della pandemia”.
Nella seduta di oggi Anci ha dato la propria intesa anche allo schema di decreto legislativo del ministero del Lavoro sul riparto delle risorse 2020 del fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Il decreto prevede il riparto di 587 milioni di euro (562 per gli ambiti territoriali) incrementato rispetto ai precedenti 322 milioni stanziati nel 2019. I 562 milioni saranno girati direttamente agli ambiti per il rafforzamento dei servizi sociali. Altri 20 milioni andranno per servizi verso persone in povertà estrema e cinque saranno destinati ad interventi sperimentali per neo maggiorenni in uscita dalle case famiglia.
Sempre nella riunione odierna, l’Unificata ha discusso le condizioni per il rinvio dei beneficiari del reddito di cittadinanza dai centri per l’impiego ai servizi sociali dei Comuni, come richiesto da Anci. L’associazione ha raccomandato che si provveda, attraverso la Legge di bilancio, alla rimozione di impedimenti e vincoli burocratici alla spesa, che limitano l’intervento dei servizi sociali comunali a sostegno dei cittadini più fragili, soprattutto in virtù dell’attuale fase critica dovuta all’emergenza Coronavirus. 

 


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