- Marzo 5, 2024
Pnrr
Dl attuazione Pnrr, Anci Sicilia: “Provvedimento necessario che scongiura blocco opere avviate”
Anci Sicilia in Commissione UE ha richiamato attenzione su rafforzamento azioni che Comuni gestiscono in forma associata“Esprimiamo soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 2 marzo 2024, n 19, contenente “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, che riprogramma diverse misure di cui sono soggetti attuatori Comuni e Città Metropolitane (per un valore di circa 10 miliardi) spostandole dal PNRR su altre fonti di finanziamento statali e scongiurando il blocco di cantieri già avviati dagli Enti Locali italiani”. Hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.
“Si tratta di un provvedimento, più volte sollecitato dall’Anci, che evita inutili ritardi nella realizzazione delle opere già cantierate e la duplicazione di farraginose e complesse procedure burocratiche legate alle fasi di attuazione dei progetti e alla loro rendicontazione”.
Nel corso della mattinata L’Anci Sicilia è stata audita in Commissione parlamentare attività UE presieduta da Luigi Sunseri. All’incontro erano presenti anche il vice presidente Luca Sammartino e il Direttore del dipartimento della programmazione, Vincenzo Falgares.
“Abbiamo avuto rassicurazione – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano – che lo spostamento delle risorse del Pnrr su altri fondi non comprometterà i 6,8 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione destinati alla Regione Siciliana”.
“Abbiamo, inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di destinare congrue risorse sull’impiantistica di prossimità nel settore dei rifiuti e sulle infrastrutture del sistema idrico integrato, di potenziare le risorse territorializzate per le 29 coalizioni e quelle da impegnare nel rafforzamento amministrativo e di avviare azioni concrete di contenimento dei costi dell’energia elettrica”.
“Abbiano , infine, sottolineato – concludono Amenta e Alvano – la necessità di porre la dovuta attenzione sulla fragilità degli attuali strumenti di programmazione e attuazione con riferimento alle azioni di competenza di SRR, ATI e distretti socio-sanitari”.
“I comuni, – conclude Amenta – pur vivendo un momento di difficoltà e malgrado la carenza di personale, hanno dimostrato di essere in grado di individuare le necessità dei propri territori e di rispettare le scadenze imposte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo processo deve riguardare con identica forza anche quelle azioni che i comuni gestiscono in forma associata”.