- Gennaio 7, 2013
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Delrio: “Lavoro e ripresa siano ossessione della politica per il 2013, così come nuove regole in Parlamento e legalità”
“La nostra agenda è il Tricolore”. Lo ha affermato il sindaco di Reggio Emilia e ...
“La nostra agenda è il Tricolore”. Lo ha affermato il sindaco di Reggio Emilia e presidente Anci Graziano Delrio nel discorso ufficiale al teatro Ariosto della sua città, alla presenza del ministro degli Interni Annamaria Cancellieri, “amica dei sindaci”, per la Giornata nazionale della bandiera italiana, nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 (foto).
“Come ci ha ricordato il presidente Napolitano – ha detto Delrio – nell’anno che abbiamo davanti a noi c’è una questione sociale, che dobbiamo affrontare, c’è poi una nuova questione morale che la classe dirigente del Paese deve considerare, e una questione politica che si pone come bisogno di un progetto e una visione a cui ispirare le azioni per il futuro del Paese”.
E rimanendo in ambito di agende per le elezioni, il presidente ha anche annunciato che l’Anci chiederà incontri a tutti i candidati premier: “Tra le riforme incompiute, c’è la vera promozione di un municipalismo, di un federalismo municipalista, su cui abbiamo insistito e lavorato in questi mesi come sindaci. Convocheremo i candidati premier per chiedere quanto valgono, nella loro agenda, i principi dell’autonomia e della responsabilità comunale, come si può pensare di sbloccare il Patto di Stabilità per ridare fiato alle imprese, come si può costruire una tassazione locale che sia pienamente nelle mani dei Comuni. Crediamo che nel 2013 l’ossessione della politica debba essere il lavoro e la ripresa. Le nostre proposte sono legate a questi obiettivi, non lo facciamo per rivendicazioni sindacali, ma per ridare forza alle nostre comunità”.
Tornando alle questioni ancora aperte, Delrio ha sottolineato come “i nostri cittadini ci sono stati, hanno pagato le tasse, l’Imu, hanno fatto sacrifici. Le nostre imprese, persino le imprese colpite dal terremoto, ci sono state, hanno risposto rimboccandosi le maniche. Se oggi la vera e propria questione sociale non è esplosa lo dobbiamo proprio alla tenuta di tutta le rete di cittadini, associazioni e imprese, al protagonismo dei singoli”.
Tocca ora alla politica “essere all’altezza delle sfide dei cittadini”. Infatti, “nel 2012 abbiamo visto cose che non volevamo vedere: fondi pubblici sprecati, indagati che hanno incarichi pubblici, amministrazione dei beni comuni come se fosse privilegio di interessi privati. Il Paese merita di più. Il futuro del Paese va tolto da questa china che lo sta affossando”.
Ma Delrio ha anche ricordato che è necessario rifondare la fiducia nella politica: “abbiamo bisogno di una equivalenza tra politica ed etica, di fatti concreti che cambino in meglio la vita delle persone. Solo se la politica italiana rifonda questa fiducia, se segue la via di una rifondazione etica, il Paese potrà affrontare le riforme di cui ha bisogno, incluse le riforme economiche, con forza diversa”. Infine un commento sulla necessità di nuove regole e legalità. Per Delrio servono nuove regole in Parlamento: il limite dei mandati, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma di una delle camere nel Senato delle Regioni, e tanti altri progetti, ma da fare subito, per ridare fiducia. Il Presidente dell’Anci ha poi annoverato un nuovo “impegno al contrasto alle mafie e alla criminalità che hanno penetrato tutto il territorio”.
“I simboli più belli di questa resistenza – ha concluso Delrio – sono state quest’anno donne come i sindaci della Locride, come il prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro, cui abbiamo appena donato il Primo Tricolore, come il ministro Cancellieri. A queste donne va il nostro applauso. Grazie, siamo al vostro fianco”. (com/fr)