• Ottobre 29, 2019
di Emiliano Falconio

Piccoli Comuni

Delegazione Anci da Mattarella, Castelli: “Dal Capo dello Stato grande attenzione ai territori”

Il coordinatore piccoli comuni Anci"La crescita demografica zero nei piccoli Comuni è la prima emergenza nazionale e per arginarla servono vere politiche strutturali che purtroppo non ancora vediamo. Tuttavia l’evento di Poste e la grande attenzione del Capo dello Stato ci fanno ben sperare"
Delegazione Anci da Mattarella, Castelli: “Dal Capo dello Stato grande attenzione ai territori”

“Dal Presidente Mattarella abbiamo avuto grande attenzione, in un colloquio che ha ribadito come sia in atto una vera inversione di tendenza. Dopo l’evento ieri con Poste e l’incontro di oggi al Quirinale possiamo davvero sperare in una strategia concreta che punti a ripopolare e rivitalizzare i piccoli Comuni”. Così il coordinatore dei piccoli Comuni Anci, Massimo Castelli, che questa mattina è stato ricevuto insieme a una delegazione di sindaci dal Capo dello Stato, al quale sono stati riportati i contenuti dell’evento “Sindaci d’Italia”, organizzato ieri da Poste Italiane alla Nuvola a Roma.
“Abbiamo ribadito al Presidente – ha detto Castelli – che la crescita demografica zero nei piccoli Comuni è la prima emergenza nazionale e che per arginarla non servono interventi spot ma vere politiche strutturali che purtroppo non ancora vediamo. Tuttavia – ha rimarcato il coordinatore ‘piccoli’ dell’Anci – l’evento di Poste e la grande attenzione del Capo dello Stato ci fanno ben sperare, perché rompono una scuola di pensiero che vuole si faccia economia dove economia già c’è. Auspichiamo – ha continuato Castelli – che alle iniziative di Poste seguano quelle di altre grandi aziende, tipo quelle di telefonia, affinché intervengano sul digital divide delle nostre aree interne”.
“Se inversione di tendenza ci sarà – ha sottolineato il coordinatore dei piccoli Comuni – grande merito va ad Anci che con forza e costanza ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica, dei decisori nazionali e delle grandi aziende la condizione dei piccoli Comuni. Nel 2017 si parlava di oltre mille uffici postali chiusi. Oggi siamo giunti ad un piano su scala nazionale di Poste che significa nessuna chiusura e anzi implica politiche di investimento. Grazie a Poste e ad Anci – ha concluso Castelli – possiamo guardare con più fiducia alla realizzazione della nostra Agenda controesodo che ha l’obiettivo di coniugare le grandi aree urbane con i territori interni”.


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