• Ottobre 23, 2018
di Emiliano Falconio

#Anci2018

De Pascale (Anci Emilia Romagna): “Siamo primi attori della Repubblica, pretendiamo rispetto”

“Nessuno è depositario della verità serve un confronto aperto fatto di modestia e umiltà. Le nostre amministrazioni sono ogni giorno animate da programmi diversi ma tutti noi siamo consapevoli di ricercare sintesi innovative che soddisfino interessi diversi dei nostri cittadini”.
De Pascale (Anci Emilia Romagna): “Siamo primi attori della Repubblica, pretendiamo rispetto”

RIMINI – “Non siamo un semplice comparto della Repubblica. Il Titolo V della Costituzione ci riconosce come i primi costituenti della Repubblica perché preesistiamo ad essa. Siamo i primi attori ma non sempre questo ruolo ci viene riconosciuto, come dimostrato dal destino delle Province, umiliate e lasciate da sette anni in un limbo, e dalla questione legata al bando periferie, risolta in parte lo scorso giovedì. Pretendiamo un rapporto di relazioni istituzionali diverso, che dia dignità e rispetto al nostro”. Così il presidente di Anci Emilia Romagna e sindacio di Ravenna, Michele de Pascale, parlando ai numerosi sindaci intervenuti alla XXXV assemblea nazionale Anci che si apre questo pomeriggio a Rimini.
“Nessuno è depositario della verità – ha detto de Pascale – serve quindi un confronto aperto fatto di modestia e umiltà. Le nostre amministrazioni sono ogni giorno animate da programmi diversi ma tutti noi siamo consapevoli di ricercare sintesi innovative che soddisfino interessi diversi dei nostri cittadini: dallo sviluppo economico all’ambiente, dalla sicurezza alle opere pubbliche”.
Il presidente di Anci Emilia Romagna ha poi parlato di un tema di stretta attualità che coinvolge tutti i Comuni: l’immigrazione. “Le tensioni – ha detto – si sono acuite negli ultimi tempi ma non dobbiamo dimenticare che un secolo fa i nostri concittadini sono emigrati in tutti gli angoli del globo. Per questo non possiamo non gestire l’immigrazione con umanità e senso di comunità”.
Infine la raccolta firme Anci per l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole. “Non è accettabile – ha rimarcato de Pascale – che uno studente studi per tre volte la fotosintesi clorofilliana e nemmeno una volta la Costituzione. Per questo Anci si è fratta promotrice di questa proposta di legge”.


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