• Marzo 19, 2024
di Giuseppe Pellicanò

Piccoli Comuni

D’Alberto (Anci Abruzzo): “Per futuro piccoli Comuni Pnrr va affiancato da politiche strutturali”

Per il sindaco di Teramo bisogna puntare soprattutto sul mantenimento dei servizi essenziali, su un investimento nelle strutture amministrative degli enti locali e su una fiscalità di vantaggio che non si limiti ad attenuare le distanze ma rimuova i gap tra aree interne e piccoli Comuni e il resto del territorio
D’Alberto (Anci Abruzzo): “Per futuro piccoli Comuni Pnrr va affiancato da politiche strutturali”

ROCCA SAN GIOVANNI – “Da questa giornata portiamo una riflessione importante: il tema del futuro per i piccoli Comuni passa dalla capacità di sfruttare a pieno le opportunità finanziaria del Pnrr, accompagnandole con una politica strutturale loro dedicata, che ci consenta di utilizzarne a pieno le potenzialità per un futuro diverso”. Lo ha evidenziato Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo, intervenendo nel corso della tavola rotonda con gli amministratori locali che ha rappresentato il momento conclusivo di confronto nell’ambito del Laboratorio promosso da Anci per il progetto P.I.C.C.O.L.I. Comuni.
Secondo D’Alberto, per attuare politiche efficaci per i piccoli Comuni “è fondamentale ridurre il gap di servizi essenziali sui territori: la fotografia della situazione ce l’ha data di recente un nostro collega, il sindaco di Pizzoferrato, che è dovuto arrivare allo sciopero della fame per costringere Poste Italiane a mantenere il servizio il servizio sul proprio territorio. I Comuni devono vivere queste situazioni anche rispetto ad altri livelli istituzionali che li lasciano spesso soli a fare battaglie per i loro diritti. Serve una cabina di regia a livello più alto, a livello di Regioni”, ha aggiunto.
Il presidente di Anci Abruzzo ha ricordato che “nella nostra Regione i piccoli Comuni rappresentano l’85% del totale e sono l’ossatura istituzionale”, e proprio per questo “ci allarma molto la fotografia che ci ha fornito Openpolis secondo cui, fino al 2042 perderemo quasi 100 mila abitanti con un forte incremento della popolazione over 80”.
Quali, quindi, le strategie su cui puntare per contrastare questa emorragia demografia? Secondo il sindaco di Teramo, bisogna innanzitutto “arrivare ad un investimento significativo sulla struttura degli enti locali, intervenendo con un forte ricambio del personale amministrativo, con oltre il 60% dei dipendenti over 50”. Vi è poi “il tema dei segretari comunali, con oltre 100 posti vacanti nei Comuni abruzzesi”, così come è centrale “la digitalizzazione dei servizi, soprattutto nelle aree bianche, quelle considerate fuori mercato”. Ancora va “contrastato in modo deciso lo svuotamento progressivo dei servizi di prossimità”, mentre “diventa essenziale attuare una politica fiscale di vantaggio che non si limiti ad attenuare le distanze tra i territori ma che sia in grado di rimuovere i gap tra aree interne e piccoli Comuni e il resto del territorio”, ha concluso il sindaco di Teramo.

Durante i lavori del pomeriggio si sono confrontati sindaci ed amministratori locali intervenuti dalla platea per parlare del sondaggio realizzato dall’Anci sulle questioni operative e spunti interessanti sulle attività progettuali.