- Giugno 9, 2021
Ambiente
Dal 2017 regolarizzate 55 discariche abusive e risparmiati oltre 20 milioni su sanzioni ogni anno
Il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà ha presentato la VII relazione semestrale sulle discariche abusive. Il vicesegretario Anci Dota: “Raggiunti risultati di assoluta rilevanza, sia dal punto di vista della tutela dell’ambiente, che per via dei costi associati all’infrazione comunitaria”
Dal marzo 2017 sono stati regolarizzati 55 siti di discarica abusivi, tra i quali si contano anche sette dossier al vaglio della Commissione europea, inviati a dicembre 2020 e giugno 2021. 48 quindi quelli usciti dalla procedura sanzionatoria. Operazioni di bonifica, o messa in sicurezza, che hanno consentito all’Italia di risparmiare oltre 20 milioni di euro ogni anno sulle sanzioni imposte dall’Ue. Sono alcuni dei dati contenuti nella settima relazione semestrale sullo stato delle discariche abusive italiane, presentata nel corso di una conferenza stampa dal commissario unico alle bonifiche, il generale dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Vadalà che guida una task force composta tutta da Carabinieri che ha periodicamente inseguito e raggiunto gli obiettivi fissati nel cronoprogramma operativo. Alla presentazione hanno partecipato tra gli altri il Sottosegretario del Ministero della Transizione Ecologica On. Ilaria Fontana e per l’Anci il Vice segretario generale Stefania Dota.
Nel rapporto si sottolinea che sono stati bonificati “più della metà degli 81 siti abusivi affidati al commissario quattro anni fa, con l’obiettivo di mettere in sicurezza i rimanenti 26 entro dicembre 2023”. Dall’inizio della procedura d’infrazione, avviata nel 2014, l’Italia ha complessivamente bonificato 174 discariche abusive. Includendo anche gli ultimi dossier inviati alla Commissione europea, l’importo semestrale della sanzione scenderà quindi a 5 milioni e 800mila euro, cifra ben distante dai 42.800.000 euro del dicembre 2014. Ad oggi il nostro Paese ha versato una sanzione complessiva di circa 300 milioni.
“Come ogni semestre, per sottolineare l’importanza che diamo alla trasparenza dell’agire amministrativo della Pubblica Amministrazione, poter presentare la relazione semestrale dell’operato della task force dei Carabinieri, organizzando un evento sinergico con altri partner di prestigio è uno dei “must” per la nostra missione. Gli illustri ospiti intervenuti ci hanno reso l’onore ma soprattutto rileva come sia per noi importante il lavoro corale, le sinergie fra le istituzioni della pubblica amministrazione ma anche il continuo e proficuo dialogo e cooperazione con organismi ed enti privati”, ha continuato il Commissario. “Crediamo che solo un lavoro d’insieme possa produrre risultati significativi, grazie all’efficacia dell’agire e la volontà del fare. Tale asset operativo può essere utilizzato per le bonifiche sull’intero territorio nazionale non solo unicamente per la risoluzione della gravosa causa europea che stiamo cercando di portare a conclusione, ma anche per la soluzione di altre problematiche: è infatti di questi giorni l’affidamento, che la Presidenza del Consiglio ha voluto, di ulteriori 4 siti di un altro contenzioso (causa 498-17) per i quali ci stiamo attivando prima che vada in sanzione. Questo assegnamento ci spinge a fare ancora meglio ma è anche evidenza che si è sul sentiero giusto e che stiamo operando in maniera efficace, corretta e veloce”. Ha concluso il Commissario: “Abbiamo fiducia, convinzione e energia che in futuro, con operosità sinergica e proseguendo sulla strada tracciata, si potrà definitivamente affrontare in modo efficace l’annoso problema delle bonifiche, portando a conclusione e risoluzione questa problematica per il Paese: noi, come task force, siamo pronti”.
Queste invece le parole del Vicesegretario Generale Anci Stefania Dota. “Il caso discariche non ha precedenti in Italia e in Europa per ampiezza, durata e importi e i risultati raggiunti sono di assoluta rilevanza, sia dal punto di vista della tutela dell’ambiente, che per via dei costi associati all’infrazione comunitaria che è stato possibile evitare di sostenere al nostro Paese. Con la Struttura del Commissario abbiamo avviato un’importante collaborazione per fornire il necessario supporto a quei Comuni che ancora devono completare le necessarie operazioni di bonifica consentendo il ripristino delle condizioni di qualità ambientale richieste per i siti contaminati. Continueremo a dare ogni utile supporto nell’ambito delle attività di affidamento dei lavori di bonifica alle quali stanno lavorando i Comuni, in un’ottica di leale collaborazione istituzionale fra Istituzioni Centrali ed Enti Locali. Il prossimo passo sarà quello di chiarire definitivamente con il Ministero della Transizione Ecologica e le Regioni la procedura di rivalsa avviata dal MEF nel 2016 nei confronti degli Enti territoriali e la sua chiusura svolgendo, ove il caso, la necessaria attività istruttoria in modo da verificare le singole e concrete situazioni, accertando se ed, eventualmente, in che misura vi sia una responsabilità del singolo Comuni”.