• Aprile 11, 2019
di Redazione Anci

Società partecipate

 Corte dei Conti dell’Umbria rimette nozione di controllo pubblico alla sezione Autonomie

Con la deliberazione 57/2019/PAR del 28 marzo 2019 i magistrati contabili della Corte dei conti sezione regionale dell’Umbria hanno rimesso alla Sezione delle Autonomie la pronuncia rispetto alla qualificazione di società a controllo pubblico per quelle società a maggioranza pubblica

Con la deliberazione 57/2019/PAR del 28 marzo 2019 i magistrati contabili della Corte dei conti sezione regionale dell’Umbria hanno rimesso alla Sezione delle Autonomie la pronuncia rispetto alla qualificazione di società a controllo pubblico per quelle società a maggioranza pubblica ove la partecipazione al capitale sociale è detenuta da più enti pubblici, ciascuno per quote inferiori al 50%.
La definizione di controllo di cui al d.lgs. 175/2016 è stata oggetto di differenti interpretazioni. In particolare anche in presenza di capitale polverizzato fra soci pubblici con quote complessivamente comunque superiori al 50% il MEF nella nota di orientamento del 15 febbraio 2018 ed alcune Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti (Liguria, del. n. 3/2018; Emilia, del. n. 43/2018; Trentino Alto Adige, Bolzano, del. n. 8/2018) hanno ritenuto tali società a controllo pubblico. Mentre in senso opposto le conclusioni del Tar del Veneto (sentenza n. 363/2018) e della conseguente pronuncia del Consiglio di Stato (sentenza n. 578/2019) che hanno qualificato tali soggetti non a controllo pubblico..
Considerate le differenti implicazioni del riconoscimento o meno delle società di cui trattasi come società a controllo pubblico rispetto ai vincoli del d.lgs. 175/2016 la sezione regionale dell’Umbria ha rimesso la questione alla sezione Autonomie al fine di adottare una pronuncia di orientamento definitiva su tale delicato aspetto.


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