• Aprile 4, 2019
di Redazione Anci

Piccoli Comuni

Castelli: “Lo sviluppo del territorio risiede anche nel dialogo tra grandi, medi e piccoli centri”

Dall’Agenda Controesodo dell’Anci alla legge sui piccoli comuni, dalla semplificazione amministrativa e contabile fino ad uno status che renda dignità agli amministratori. Questi alcuni degli argomenti oggetto della riunione che ha a riunito i coordinatori delle Anci regionali della Consulta
Castelli: “Lo sviluppo del territorio risiede anche nel dialogo tra grandi, medi e piccoli centri”

“Oggi abbiamo affrontato tanti temi e priorità che vogliamo e dobbiamo approfondire e avere risposte concrete per dare sollievo ai nostri territori: dall’Agenda Controesodo dell’Anci alla legge sui piccoli comuni, dalla semplificazione amministrativa e contabile fino ad uno status che renda dignità agli amministratori, anche in considerazione della crescente difficoltà di trovare cittadini disposti a candidarsi”. Così Massimo Castelli, coordinatore Nazionale Piccoli Comuni, Sindaco di Cerignale, al termine dell’incontro odierno della Consulta Nazionale Anci Piccoli Comuni che ha riunito attorno ad un tavolo i coordinatori delle Anci regionali della Consulta.
“Siamo in grande difficoltà – ha proseguito Castelli – pur nella consapevolezza che in questi anni in Anci si siano elaborate tutte le politiche necessarie per affrontare questi temi e per dare servizi ai piccoli centri. Su queste basi sarà costruita la nostra Conferenza annuale che quest’anno avrà luogo emblematicamente in Lombardia ed è calendarizzata ai primi di luglio”.
Il tema del dialogo tra grandi e piccoli centri sarà un altro argomento all’ordine del giorno della Conferenza dei Piccoli Comuni, “Vogliamo coinvolgere città metropolitane e città medie – ha sottolineato Castelli – perché dalla sinergia tra tutte queste realtà possono nascere politiche innovative per dare una risposta concreta e armonica ai problemi del nostro Paese, a partire dallo spopolamento ma anche dalla eccessiva pressione demografica che si registra nella aree più urbanizzate”.
“Con questo spirito – ha concluso Castelli – parteciperemo, a novembre, anche all’altro grande appuntamento dell’Anci, l’Assemblea annuale. Noi amministriamo il 55% del territorio nazionale, aree che vorremmo più popolate e che al momento contano circa dieci milioni di abitanti ma che potrebbero divenire nuove frontiere di occupazione e sviluppo compatibile a vantaggio dell’intero Paese”.
Nell’immediato, per restare in tema di semplificazione, auspichiamo una tempestiva risposta alla questione che come Anci abbiamo rappresentato e che riguarda la sospensione dell’obbligo della contabilità economico finanziaria per i piccoli Comuni”, conclude il Coordinatore nazionale.


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