- Marzo 6, 2024
Sedi di concertazione
Conferenza Straordinaria Stato Città del 6 marzo 2024. Disponibile l’esito della riunione
CONFERENZA STATO-CITTA’ ED AUTONOMIE LOCALI STRAORDINARIA 6 marzo 2024 – ore 12.00 Provvedimento Posizione politica 1 Intesa sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni […]CONFERENZA STATO-CITTA’ ED AUTONOMIE LOCALI STRAORDINARIA
6 marzo 2024 – ore 12.00
Provvedimento | Posizione politica | |
1 | Intesa sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, disposto dall’articolo 1, comma 850 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – come sostituito dall’articolo 6-ter, comma 2, del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, convertito dalla legge 27 novembre 2023, n. 170 | Intesa con la richiesta al MEF di un tavolo tecnico |
2 | Intesa sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto del fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2024, in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di cui all’articolo l, comma 502, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 | Intesa con osservazioni |
3 | Intesa sullo schema di decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, recante riparto del fondo, con una dotazione di 9 milioni di euro per l’anno 2023, in favore dei comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di cui all’articolo 1, comma 581, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, come modificato dall’articolo 7-ter, comma l, lettera a), del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 | Intesa |
4 | Parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l’approvazione dei fabbisogni standard dei comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna per il settore sociale, al netto del servizio asili nido, calcolati con riferimento all’anno 2017 e la relativa nota metodologica | Parere favorevole |
TITOLO |
CONTENUTO |
ESITO |
Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, disposto dall’articolo 1, comma 850, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 – come sostituito dall’articolo 6-ter, comma 2, della legge 29 settembre 2023, n. 132, convertito dalla legge 27 novembre 2023, n. 170. Documenti allegati: Allegato A (Nota Metodologica) Allegato B (Comuni) Allegato C (Province-CM) |
Il provvedimento in oggetto nasce da una modifica alla legge di bilancio 2021 introdotta dal dl n.132/2023 (art. 6-ter), che ha trasformato il taglio da “spending review informatica” inizialmente previsto per il triennio 2023-2025 in un taglio lineare per il solo biennio 2024-2025, per 100 mln annui a carico dei Comuni e per 50 mln annui a carico delle Città metropolitane e delle Province. La norma ha infatti modificato i criteri di riparto di cui ai commi 850-853 della legge n.178/2020, declinandoli sulla base di quanto previsto per il contributo alla finanza pubblica di cui alla legge di bilancio 2024 (commi 533-535), cioè in proporzione alla spesa corrente al netto della Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia. La norma si applica agli enti locali delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e Sardegna e della Valle d’Aosta. Sono esclusi invece gli enti locali del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, rispettivamente ai sensi del comma 852 della legge n.178/2020 e del decreto legislativo n.154/2019. I dati relativi agli impegni di spesa corrente e della missione 12 sono stati ricavati dai rendiconti di gestione 2022 trasmessi alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP), alla data del 30 novembre 2023. Per un numero limitato di enti (circa 200), per i quali il rendiconto 2022 non risultava ancora trasmesso, è stato considerato l’ultimo rendiconto presente in BDAP. L’ANCI ha partecipato, attraverso l’IFEL, all’istruttoria sulle modalità applicative della norma, nell’ambito della leale collaborazione interistituzionale, pur non condividendo l’adozione di ulteriori restrizioni finanziarie a carico degli enti locali. Per i comuni, la spesa netta 2022 è stata confrontata con la medesima spesa media riferita al periodo 2019-2022, al fine di evitare di incidere in m odo improprio su spese di natura occasionale prodottesi nel 2022. Nel caso in cui il valore 2022 sia risultato superiore al valore medio per oltre il 20%, è stato imposto quale base di riferimento per il taglio il 120% del valore medio. L’importo a carico di ciascun comune è stato calcolato proporzionalmente alla base di riparto così determinata (in media, lo 0,21% della spesa corrente netta). Per Città metropolitane e Province, la spesa netta 2022 è stata ulteriormente nettizzata degli impegni per il concorso alla finanza pubblica attribuito al comparto, comunicato dagli stessi enti a RGS tramite apposito invio di posta elettronica certificata. L’importo a carico di ciascun ente è stato calcolato proporzionalmente alla base di riparto così determinata (in media, l’1,2% della spesa corrente netta), prevedendo un valore massimo di 1,2 euro per abitante, al fine di tenere conto di spese eccezionali connesse alle deleghe regionali di specifiche funzioni, piuttosto differenziate tra le diverse regioni. |
Intesa con la richiesta al MEF di un tavolo tecnico |
Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto del fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2024, in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione sicilia e della regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di cui all’articolo 1, comma 502, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. Documenti allegati: Allegato A (Nota metodologica) Allegato B (Piano di riparto 30 mln) |
Un fondo di 30 milioni di euro è assegnato per l’anno 2024 ai comuni delle RSO e Isole con popolazione residente al 31 dicembre 2022 inferiore a 5mila abitanti. La norma ripropone i criteri del precedente fondo, pari a 50 milioni per l’anno 2022, previsto dalla legge n. 234/2021, commi 581 e 582, stabilendo che il contributo sia riconosciuto al singolo ente in presenza di tre condizioni: • popolazione al 31/12/22 risultante dal censimento ridottasi di oltre il 5% rispetto al censimento 2011; • reddito medio pro capite inferiore di oltre 3.000 euro rispetto alla media nazionale, quest’ultima pari a 15.447 euro; • indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) superiore alla media nazionale, pari a 99,02. I comuni beneficiari che verificano ciascuna delle tre condizioni sono 1.182. Fatto salvo il rispetto delle tre condizioni sopra richiamate, tra i comuni assegnatari è ricompreso anche il Comune di Casali del Manco, in considerazione del comma 118, legge 56/2014, secondo cui nei casi di fusione tra comuni con meno di 5mila abitanti occorre applicare le norme di maggior favore previste per gli enti appartenenti a tale fascia demografica. |
Intesa con osservazioni La norma recepisce parzialmente una richiesta dell’ANCI, che in realtà puntava alla stabilizzazione del contributo analogo di 50 milioni disposto per il solo 2022, nonché al suo inserimento nel Fondo di solidarietà comunale come quota specifica a sostegno dei piccoli comuni svantaggiati, spesso penalizzati dai criteri perequativi. Anche in questo caso, invece, il contributo è disposto per il solo 2024 e con un plafond ridotto. Restano inoltre inalterati i criteri economico-sociali che ANCI ritiene necessario modificare profondamente nella prospettiva di un’auspicabile stabilizzazione del contributo. In particolare: – l’indicatore IVSM è impropria-mente utilizzato come criterio di accesso al beneficio, ma in realtà restituisce la sintesi di un insieme di indicatori Istat sperimentali e non tutti aggiornabili nel tempo, con risultati incerti e inadeguati al tipo di contributo in questione; – la soglia di reddito IRPEF comunale pro capite (inferiore di oltre 3mila euro rispetto alla media nazionale), eccessivamente restrittiva e usata anch’essa impropriamente come criterio di accesso, anziché come graduazione del beneficio economico, così da evitare gli effetti di troncamento della platea che escludono comuni in condizioni sostanzialmente identiche ma con differenze minime nei valori di reddito. |
Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto del fondo, con una dotazione di 9 milioni di euro per l’anno 2023, in favore dei comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione sicilia e della regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di cui all’articolo 1, comma 581, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, come modificato dall’articolo 7-ter, comma 1, lettera a), del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34. Documenti allegati: Allegato 1 (Piano di riparto 9 mln) |
Il provvedimento in oggetto riguarda il rifinanziamento per l’anno 2023, pari a 9 milioni, del fondo di 50 milioni previsto dalla legge n. 234/2021, commi 581 e 582, assegnato nel 2022 ai piccoli comuni svantaggiati. Poiché nel rifinanziare il fondo in questione la norma ha confermato i criteri stabiliti dai richiamati commi per l’individuazione dei comuni beneficiari, questo riparto conferma per il 2023 la metodologia adottata nel precedente riparto (allegato A del decreto del 28 marzo 2022), nonché la platea degli enti beneficiari (1.010 enti). |
Intesa |