Circolare INPS su misure di sostegno alle imprese e articolo su in house

Pubblichiamo il messaggio INPS n. 1287 del 20.3.20 “Decreto cura. Emergenza COVID. Prime informazioni su Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga” e la Circolare INPS n. 47  del 28.3.2020, recante “Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, relativo alle misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Norme speciali in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale, assegno ordinario, cassa integrazione in deroga”.
Le domande di Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) devono essere presentate esclusivamente alle Regioni e alle Province autonome interessate, che effettueranno l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione.
La succitata Circolare 47, specifica che qualora l’organismo societario controllato dall’amministrazione non rientri nei settori previsti ovvero non abbia il dimensionamento minimo per accedere al fondo di integrazione salariale (utilizzato di recente da alcune aziende in house di TPL), è necessario che verifichi la possibilità della cassa integrazione in deroga, prevista dall’articolo 22 del Dl 18/2020. In merito a ciò, rilevano gli accordi stipulati dalle Regioni con le parti sociali, per verificare le società in house rientranti nel novero dei datori di lavoro potenziali.
Per completezza sull’argomento, segnaliamo l’articolo “Coronavirus – In house, niente cassa integrazione ma è possibile ricorrere ai fondi di solidarietà” , tratto Quotidiano Enti locali del 1° aprile 2020.