• Giugno 1, 2021
di Emiliano Falconio

Piccoli Comuni

Castelli a Fuori Tg: “Serve regia unica per mettere a sistema le linee di finanziamento sui borghi”

“Abbiamo bisogno di una grande rivoluzione che sia portata avanti in maniera convinta e unitaria. Una rivoluzione fatta da un’Italia meno dei condomini, meno verticale ma più orizzontale, fatta di socialità e di borghi. Alle spalle delle città c’è un grande Ovest da riconquistare, non perdiamo questa occasione”
Castelli a Fuori Tg: “Serve regia unica per mettere a sistema le linee di finanziamento sui borghi”

“Nel Pnrr ai piccoli Comuni possono essere destinati circa due miliardi di euro dalle varie linee di finanziamento. Se non mettiamo a sistema queste risorse attraverso una regia unica perderemo una grande occasione”. Lo ha detto il coordinatore Anci piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli, intervenuto a “Fuori Tg” su Rai3.
“Alcuni residenti sono tornati nei borghi a causa della pandemia – spiega Castelli – ma senza una vera rivoluzione che cambi il paradigma, e i rapporti, tra i territori e le città non sarà un ritorno duraturo. Dobbiamo capire – sottolinea l’esponente Anci – che quello dello spopolamento è una grande emergenza nazionale che non ancora viene affrontata in maniera univoca. Abbiamo bisogno di banda larga, dei finanziamento del Progetto Borghi ma serve un cambio di passo deciso altrimenti, con questo trend, nel 2050 il 70 per cento della popolazione si troverà a vivere nelle città”.
Castelli ha quindi ribadito un mantra che Anci ripete da anni ossia quello di “attivare concretamente “politiche di controesodo che non sono fatte solo di risorse ma di riforme che abbiano una visione chiara. Servono regole ad hoc, fiscalità di vantaggio per portare le imprese nelle aree interne. Nei piccoli Comuni abbiamo terre e case abbandonate di cui non conosciamo i proprietari e questo ci impedisce di intervenire. Va bene il turismo, va bene la cultura – sottolinea Castelli – ma se perdiamo l’agricoltura, l’alternanza tra natura e opera dell’uomo, perdiamo il paesaggio e la capacità di crescere”.
“Abbiamo bisogno di una grande rivoluzione che sia portata avanti in maniera convinta e unitaria. Una rivoluzione fatta da un’Italia meno dei condomini, meno verticale ma più orizzontale, fatta di socialità e di borghi. Alle spalle delle città c’è un grande Ovest da riconquistare, non perdiamo questa occasione”


Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *