• Ottobre 6, 2022
di Giuseppe Pellicanò

Lotta al Caporalato

Biffoni: “Servono risposte adeguate ai problemi dei territori per evitare tensioni”

Il delegato all’Immigrazione a Castel Volturno alla presentazione del progetto “InCaS” contro lo sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri in agricoltura e al caporalato. Il sindaco Petrella: “Questo progetto può aprire una strada perché i cittadini e gli immigrati vivano meglio il territorio”
Biffoni: “Servono risposte adeguate ai problemi dei territori per evitare tensioni”

“L’accoglienza di chi arriva nel nostro Paese fuggendo per i motivi più diversi è uno dei grandi temi dell’oggi. L’immigrazione è un fenomeno da gestire con risposte legislative ed economiche adeguate, perché dobbiamo essere nelle condizioni di accogliere al meglio possibile e allo stesso tempo essere in grado di non creare tensioni sui territori che accolgono”. Lo ha evidenziato il sindaco di Prato Matteo Biffoni che, in qualità di delegato Anci all’Immigrazione, ha partecipato a Castel Volturno alla presentazione del percorso intrapreso nell’ambito del progetto “InCaS” per la realizzazione di azioni concrete di contrasto allo sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri in agricoltura e al caporalato. Finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali mediante il Fondo nazionale politiche migratorie, InCaS sviluppa un programma nazionale con il supporto di Anci e della Fondazione Cittalia agli enti locali sui cui territori si rilevano fenomeni di sfruttamento o disagio abitativo dei lavoratori agricoli.
“Il lavoro che hanno fatto i Comuni italiani in questi anni è molto positivo, il Sai – ha rimarcato Biffoni – sta dando risposte concrete, sicuramente ci sono miglioramenti da fare ma la strada intrapresa è quella giusta”.
Da parte sua il sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella ha ricordato che “il mio territorio vive fenomeni che conoscono tutti e che vanno affrontati in modo concreto esulando da ogni valutazione di parte politica. Per questo motivo vogliamo essere ascoltati sia dalle associazioni sia dal ministero che dal governo che deve comunque rendersi conto che siamo in una situazione drammatica dal punto di vista strutturale. Capisco che questo progetto da solo non può risolvere ma iniziare da qui – è il suo augurio – potrebbe aprire una strada per raggiungere l’obiettivo finale: fare in modo che sia i cittadini di Castel Volturno che i migranti qui presenti vivano in un territorio migliore”.
L’impegno del Comune di Castel Volturno, insieme alle altre realtà territoriali coinvolte nel progetto – Saluzzo, Albenga, Rovigo, Porto Recanati, San Severo, Corigliano-Rossano, Lavello e Siracusa – sarà di definire e adottare entro agosto 2023 un Piano locale multisettoriale rispondente ai bisogni del territorio e in linea con quanto previsto dal Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.
“Incas per il ministero del Lavoro – ha spiegato Tatiana Esposito, Direttore Generale della DG Immigrazione – è la traduzione in pratica di quella cooperazione tra Stato Regioni e Comuni che è essenziale per i processi di inclusione. In questo caso è declinata sul campo della dignità del lavoro per contrastare il fenomeno dello sfruttamento e del caporalato che si registra nel settore agricolo e non solo e che ci siamo impegnati tutti insieme a contrastare grazie al tavolo nazionale insediato presso il ministero del Lavoro”.
Infine, per l’assessore alla sicurezza legalità e Immigrazione della Regione Campania Mario Morcone, “quella di oggi è una giornata importante che vede assieme Comuni ed Anci, Regioni e Stato con il ministero del Lavoro uniti per affrontare temi scottanti che investono tutta la questione dei diritti, a partire dell’housing social e dello sfruttamento sul lavoro”.