• Giugno 16, 2020
di Emiliano Falconio

Commissione immigrazione

Biffoni: “Grazie al Siproimi arginata emergenza sociale. Al lavoro per migliorare i progetti”

il viceministro Matteo Mauri ha espresso apprezzamento “per il dialogo attivo e positivo che si è riusciti realizzare, messo in campo per fare cose necessarie utili per stare vicini ai Comuni che stanno in prima linea e finalizzate il lavoro caricandosi sulle spalle delle responsabilità molto importanti. Per questo vi ringraziamo”
Biffoni: “Grazie al Siproimi arginata emergenza sociale. Al lavoro per migliorare i progetti”

“Il Siproimi, con i sui 800 progetti in circa 1800 Comuni, ha retto bene l’ondata di pandemia da Coronavirus, soprattutto nelle regioni più colpite. Abbiamo fatto da argine, evitando che l’emergenza sanitaria diventasse emergenza anche sociale. Ora auspichiamo che l’ottima collaborazione tra Anci, ministero dell’Interno e Servizio centrale prosegua, per dare ai Comuni la possibilità di gestire al meglio l’accoglienza”. Così il sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione, Matteo Biffoni, durante la commissione Immigrazione Anci convocata oggi in teleconferenza, alla presenza del viceministro dell’Interno Matteo Mauri e di molti rappresentanti di Comuni, da Nord a Sud. “In questi mesi – ha detto Biffoni – i Comuni si sono trovati ad attuare direttive regionali e nazionali e non è stato facile. Grazie al ministero dell’Interno, ad Anci e al Servizio centrale ce l’hanno fatta, confermando che i progetti e il sistema di accoglienza, basato su qualità degli interventi e modalità diffusa e per piccoli numeri, è valido. I Comuni hanno riorganizzato i servizi di accoglienza nella fase di distanziamento sociale – ha ricordato il delegato Anci – a gli spazi in cui progetti venivano svolti. Abbiamo poi prolungato la protezione anche a chi non aveva più diritto, per tutelare la struttura e soprattutto le comunità in un periodo di forte contagio. Tutto questo ha dato forza ai Comuni – ha proseguito Biffoni – che hanno dovuto subire contraccolpi non banali, basti pensare che erano oltre 500 i progetti che andavano a scadenza il 30 giugno e che grazie alla sinergia tra enti locali e centrali sono stati prorogati alla fine del 2020. Questo ci permette di mettere in sicurezza il sistema e soprattutto proseguire con una discussione più ordinata”.
Biffoni ha poi ricordato la liquidazione nei tempi previsti della prima tranche di finanziamento dei primi sei mesi dell’anno in corso. “Questo – ha sottolineato – è un segnale ottimo di riscontro dell’attenzione da parte del ministero dell’Interno e del governo. Un segnale che vogliamo cogliere come una modalità di lavoro che ci diamo. Tempestività delle risorse messe in campo e disponibilità ad investire in maniera sartoriale le risorse necessarie sono presupposti indispensabili per garantire percorsi di qualità”.
Infine il sindaco di Prato è tornato sulla necessità di tenersi pronti con nuovi bandi “perché agli sbarchi, mai fermati per la verità, si stanno per aggiungere nuovi arrivi via terra come annunciato in questi giorni dalla stampa. Far fronte adesso ad un’eventuale emergenza non ci farebbe trovare scoperti nel caso, probabile, che riparta un flusso migratorio importante”.
Da parte sua il viceministro dell’interno Mauri ha espresso apprezzamento “per il dialogo attivo e positivo che si è riusciti realizzare, messo in campo per fare cose necessarie e utili per stare vicini ai Comuni che sono in prima linea, caricandosi sulle spalle delle responsabilità molto importanti. Per questo vi ringraziamo”. Mauri è poi tornato sulle parole di Biffoni ribadendo come “il pagamento in regola ai Comuni per i progetti Siproimi deve diventare una normalità soprattutto se chiediamo servizi di qualità. L’accoglienza – ha poi rimarcato Mauri – è importante ma lo è ancor di più l’integrazione ed è insieme che fanno la differenza. Quando parliamo di diritti dobbiamo guardare anche ai cittadini residenti in difficoltà: l’ultima cosa da fare è accettare un conflitto tra ultimi e penultimi”. Per questo il tema dell’immigrazione va affrontato “con politiche a trecentosessanta gradi,  schiacciando il piede sull’integrazione e sulla qualità dei servizi”. “E’ nostra intenzione – ha concluso il viceministro dell’Interno – virare decisamente sul sistema Siproimi che garantisce tutti questi aspetti, un sistema invidiato e imitato da molti paesi d’Europa. Anche di questo parleremo nella prossima riunione del tavolo per l’accoglienza che sarà riconvocato a breve”.


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