• Settembre 3, 2018
di anci_admin

Bando Periferie

Alessandrini e Di Primio: “Mobilitazione comune per riattivare i fondi”

“Chieti, Pescara e altri Comuni abruzzesi sono uniti nel difendere l’interesse dei cittadini e contro la sospensione dei finanziamenti al “Programma Straordinario di Intervento per la Riqualificazione Urbana e la Sicurezza delle Periferie”. Lo ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio
Alessandrini e Di Primio: “Mobilitazione comune per riattivare i fondi”

“Chieti, Pescara e gli altri Comuni abruzzesi sono uniti nel difendere l’interesse dei cittadini e dell’Italia contro la sospensione dei finanziamenti relativi al “Programma Straordinario di Intervento per la Riqualificazione Urbana e la Sicurezza delle Periferie. Sono 96 i Comuni italiani che, a causa di questo sciagurato provvedimento votato in Senato, rischiano di perdere gli stanziamenti economici per realizzare opere importanti per le città e per la qualità della vita dei cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio in una nota a seguito della conferenza congiunta inerente i finanziamenti relativi al bando di riqualificazione delle periferie indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri due anni fa svoltasi questa mattina nella Sala conferenze dell’Aeroporto d’Abruzzo e alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di sindaco di Pescara Marco Alessandrini.
Entrambi faranno parte della delegazione Anci che sarà ricevuta domani mattina dalla Commissione della Camera che il prossimo 11 settembre esaminerà l’emendamento al Decreto Mille proroghe già votato dal Senato, che contiene la richiesta di sospensione dei fondi e il rinvio al 2020.
“È una battaglia che stiamo portando avanti a livello nazionale – ha sottolineato Di Primio –  tant’è che domani una delegazione di sindaci sarà in audizione in commissione Bilancio alla Camera per esprimere la grave preoccupazione per tale norma, tanto grave, quanto inattesa, che sospende i finanziamenti già oggetto di convenzioni riguardanti opere del valore complessivo di un miliardo e seicento milioni. È un provvedimento che presenta profili di illegittimità costituzionale e civilistica adottato da chi non si rende conto che le motivazioni accampate sono assolutamente infondate, in quanto le risorse che devono essere utilizzate non sono sottratte ai Comuni né possono essere ridistribuite ad altri e vedono già la bollinatura della Corte dei Conti. Se dovessimo perdere questi finanziamenti siamo pronti ad intraprendere azioni legali perché la città di Chieti ha già fatto progetti e avviato le opere per le quali qualcuno sarà chiamato a rispondere se si dovesse profilare un danno erariale. Come Associazione dei Comuni Italiani presenteremo un documento che compendia i profili impugnativi”.
“Si tratta di un bando a cui teniamo molto perché in un’epoca di finanza pubblica strozzata, questo è ossigeno puro ed è importante che non si perda – ha detto il sindaco di Pescara Marco Alessandrini -. Non dobbiamo tutelare solo la cifra che per noi è pari a 18 milioni di euro, ma il meccanismo che sta alla base per piano: i progetti sono stati premiati perché incentivano la collaborazione fra pubblico e privato, triplicando investimenti ed economie. Noi dobbiamo combattere con tutte le nostre forze contro questa scellerata decisione, che è uno scippo istituzionale in piena regola, perché abbiamo firmato degli atti ufficiali a Palazzo Chigi con una istituzione qual è Presidenza del Consiglio e la Corte dei Conti ha vidimato e bollinato tale passaggio. Dietro il bando c’è il sistema Italia, ci sono 2,1 miliardi di euro in ballo, che riguardano 25 milioni di persone, il 40 per cento del Paese che non può restare sospeso. Ne va dello sviluppo policentrico delle città e della fiducia nella politica”.
“Il lavoro svolto e questi progetti sono un fatto – ha aggiunto Alessandrini -. Per realizzare quanto è stato progettato ed è pronto per gli appalti, dobbiamo fare una battaglia tutti insieme, domani diremo questo a Roma con la delegazione Anci al Parlamento: i fondi sono vitali per le economie cittadine e per la credibilità delle istituzioni e siamo pronti a tutto per riattivarli e concretizzare opere a sostegno delle nostre comunità.”