• Dicembre 1, 2021
di Redazione Anci

Covid

Arezzo, attacco dei no vax alle pagine Facebook del sindaco Ghinelli e del vice sindaco Tanti

Migliaia di commenti si sono riversati rispettivamente sui loro profili dopo che entrambi si erano pronunciati pubblicamente su quanto accaduto ieri mattina davanti alla scuola elementare "Aldo Moro" della città: qui, era stata disegnata la scritta "I vaccini uccidono salva tuo figlio", subito rimossa dal Comune elementare
Arezzo, attacco dei no vax alle pagine Facebook del sindaco Ghinelli e del vice sindaco Tanti

Sotto attacco dei no vax le pagine Facebook del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e del vicesindaco Lucia Tanti. Circa duemila messaggi, tra accuse di nazismo, dittatura sanitaria, falsa informazione, presunzione di verità si sono riversati rispettivamente sui loro profili dopo che entrambi si erano pronunciati pubblicamente su quanto accaduto ieri mattina davanti alla scuola elementare “Aldo Moro” della città: qui, era stata disegnata la scritta “I vaccini uccidono salva tuo figlio”, prontamente cancellata dal Comune. Duro era stato il commento del sindaco, il quale esprimendo sdegno e condanna, aveva definito l’accaduto “un atto criminoso”, una “manifestazione estrema dietro la quale si nascondono malessere e ignoranza”. Ghinelli aveva poi sottolineato come “la civiltà di una società non si misura sulla libertà tout court, ma sull’equilibrio delle libertà, dove a fare da discrimine è la ragionevole valutazione del bene comune”, richiamando tutti alla massima responsabilità. Ancora più dura il vicesindaco Lucia Tanti, che non aveva esitato ad affermare che per parte sua “sarà fatta guerra” a questo tipo di manifestazioni. “Siamo di fronte ad una deriva pericolosa, e quanto sta accadendo richiede la massima attenzione – dichiarano, in una nota congiunta, il sindaco e il vicesindaco di Arezzo. – Non arretreremo certo nelle nostre posizioni: sappiamo molto bene, da amministratori responsabili, cosa abbia significato la pandemia per le nostre comunità e quali rischi ancora stiamo correndo per una sua possibile recrudescenza.