- Novembre 11, 2022
Storia in Comune
Archeologia, Carletti (San Casciano dei Bagni): “Emerse 24 statue in bronzo, una scoperta storica”
Al via la nuova rubrica di Anci "Storia in Comune". Il primo appuntamento di oggi è dedicato alla straordinaria scoperta archeologica di San Casciano dei Bagni. La sindaca: "La scoperta rappresenta non soltanto un’opportunità culturale ed artistica, ma anche un motore di sviluppo e un’occasione di rinascita del territorio"
“San Casciano dei Bagni (Siena), da un tesoro nascosto, nasceranno un Museo e un Parco Archeologico”. A dare l’annuncio il sindaco del Comune toscano, Agnese Carletti a seguito della scoperta di questi giorni. Tra il fango e l’acqua bollente sono emerse, in perfetto stato di conservazione, 24 statue in bronzo, databili tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C..
Statue votive, cinque di oltre un metro, raffiguranti divinità, imperatori, matrone e fanciulli, rimaste sepolte all’interno di vasche sacre, insieme ad ex voto di cui si chiedeva l’intercessione, e cinquemila monete in oro, argento e bronzo.
Quello rinvenuto è il più grande deposito di statue di epoca etrusco-romana, un ritrovamento al pari dei Bronzi di Riace rinvenuti nel 1972 e oggi conservati al Museo nazionale di Reggio Calabria.
“Una sfida, quella degli scavi archeologici, partita nel 2007 quando venne scavata la necropoli etrusca di Balena, poi l’avvio delle ricerche per le terme e, dal 2019, gli scavi finanziati dal Comune del Bagno Grande, quello del Santuario romano rinvenuto nel 2021, per arrivare alla nuova scoperta. Le statue e i reperti – dice con orgoglio il sindaco – saranno custoditi ed esposti in un Palazzo Cinquecentesco al centro di San Casciano con l’intervento del MiC che ne ha appena approvato l’acquisto”.
Per Carletti “la scoperta rappresenta non soltanto un’opportunità culturale ed artistica, ma anche un motore di sviluppo e un’occasione di rinascita del territorio”. E conclude: “un’importante sfida per il nostro Comune, attraverso l’accordo di valorizzazione firmato con il MiC, la Regione Toscana e l’Università per gli stranieri di Siena, con l’obiettivo di far nascere un Museo contemporaneo che sia anche un laboratorio, un Parco Archeologico e una Scuola internazionale di ricerca universitaria”.
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