- Ottobre 11, 2017
#Anci2017
Accoglienza e integrazione: i Comuni gli autentici protagonisti delle Reti Territoriali
Il sindaco di Vicenza: “Accogliere chi fugge da guerre e persecuzioni è un obbligo morale, prima ancora che un dovere dettato da leggi internazionali e nazionali. Siamo convinti che l’unica strategia efficace di accoglienza sia quella legata allo Sprar"VICENZA – “Accogliere chi fugge da guerre e persecuzioni è un obbligo morale, prima ancora che un dovere dettato da leggi internazionali e nazionali. Siamo convinti che l’unica strategia efficace di accoglienza sia quella legata allo Sprar, per un’accoglienza diffusa che eviti i problemi legati agli assembramenti in hub”. Così il sindaco di Vicenza e Presidente UPI, Achille Variati aprendo i lavori del convegno I Comuni protagonisti delle reti territoriali per l’accoglienza e l’integrazione. Anci per i Comuni con il Programma CO-Alizione organizzato nella città veneta in apertura della XXXIV Assemblea Annuale Anci in programma da oggi a venerdì 13 ottobre. “Vicenza – ha continuato il primo cittadino – è sempre stata una città ospitale, ma non si può chiedere ad una comunità più di ciò che può dare. Per superare le criticità attuali è necessaria una svolta verso una politica nazionale ed internazionale orientata a garantire innanzitutto ai popoli poveri il diritto di non migrare”. Per Maria Rosa Pavanello, sindaca di Mirano e Presidente Anci Veneto “l’accoglienza e l’integrazione rappresentano un’autentica emergenza che in molti casi è stata rovesciata sulle spalle dei sindaci ed ha rischiato di mettere in pericolo l’equilibro sociale di diverse comunità. In Veneto – ha detto – questa è stata un’ipotesi concreta, per questo il tema va affrontato con responsabilità. La partita dell’accoglienza e dell’integrazione rappresenta una questione di civiltà, e per affrontarla in modo serio e responsabile, come una vera emergenza, deve trasformarsi in una sfida stabile. Questo – ha proseguito la Presidente Anci Veneto – è possibile se i sindaci fanno squadra e diventano gli autentici protagonisti delle Reti Territoriali, che possono essere uno strumento utile ed utilizzabile per affrontare una partita che interessa da vicino il futuro e sarà sempre più strategica nei prossimi anni”. E ha concluso – “la capacità dei Comuni di lavorare in modo sinergico dove tutti fanno la loro parte secondo un principio di rete rappresenta dunque un modello vincente”. Luca Pacini, il responsabile Area Welfare e Immigrazione Anci, è invece intervenuto per la presentazione del programma di azione per la formazione e il rafforzamento delle competenze nei Comuni, i veri attori e protagonisti delle Reti territoriali per l’integrazione. Secondo Pacini “l’azione formativa del Programma, totalmente gratuita, rappresenta una leva efficace a supporto della strategia nazionale per l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati. L’obiettivo – ha aggiunto il responsabile dell’Associazione – è di sostenere gli interventi di assistenza per i Comuni, realizzati da Anci, con un’iniziativa complementare di formazione”. (fr)