• Febbraio 20, 2013
di anci_admin

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Anci Sicilia – Incontro con premier Monti: “Il Governo non dimentichi il dramma dei comuni siciliani”

“Lo consideriamo un incontro importante, un’occasione per rappresentare al Premier Monti...

“Lo consideriamo un incontro importante, un’occasione per rappresentare al Premier Monti la drammaticità dei comuni siciliani. All’interno del sistema delle Autonomie locali, l’AnciSicilia, insieme con gli amministratori dell’Isola, si trova sempre e comunque in prima linea, siamo i primi a cui i cittadini si rivolgono per esprimere disagi e necessità. Per questo motivo chiediamo al governo nazionale di non rendere questo compito ancora più gravoso, obbligandoci a chiedere ai siciliani nuove imposte senza, di contro, dare risposte concrete alle esigenze del territorio”.
Questo il commento di Giacomo Scala e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, che, ieri pomeriggio, insieme con i sindaci ed altri amministratori provenienti da tutta la Sicilia, hanno incontrato il Presidente del Consiglio, Mario Monti.
“Il ruolo dei comuni – aggiunge il presidente Scala – è quello di dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini, ma di fatto si stanno trasformando in una calamita delle difficoltà impossibili da sanare. Ci permettiamo di sottolineare che la spending review non corrisponde alle esigenze del nostro territorio e a questo enorme ostacolo di natura economica bisogna aggiungere gli intollerabili tagli ai finanziamenti e l’improcrastinabile necessità di rivedere il patto di stabilità: così com’è non siamo in grado di reggerlo”
“La revisione del patto di stabilità – conclude Giacomo Scala – consentirebbe alla nostra regione di ri-allinearsi con il resto d’Italia, di mettere in campo le proprie potenzialità per il rilancio di tutti i settori economici. Noi non  ci presentiamo con il cappello in mano, ma vogliamo piuttosto svolgere un ruolo da protagonisti, non vogliamo essere la terra dei diritti negati ma un insieme di risorse positive che contribuiscono alla crescita del Paese. Una crescita che vogliamo garantire anche attraverso il capitale umano, trovando una soluzione per i tanti precari che lavorano da anni negli enti locali, per poter restituir loro  serenità e dignità”. (com/gp)