• Giugno 29, 2022
di Angela Gallo

Mobilità urbana

Anci in audizione, Orioli: “Necessaria condivisione dati e potenziamento del mobility management”

Puntare sul rafforzamento della sharing mobility, centralità della figura del mobility manager e condivisione dei dati con i Comuni per lo sviluppo della mobility as a service. Questi i punti chiave illustrati dall’assessora alla mobilità del Comune di Bologna, Valentina Orioli, in audizione al Senato sulle norme del decreto Infrastrutture e mobilità
Anci in audizione, Orioli: “Necessaria condivisione dati e potenziamento del mobility management”

Puntare sul rafforzamento della sharing mobility e del trasporto pubblico locale, centralità e formazione della figura del mobility manager e la necessaria condivisione dei dati con i Comuni per lo sviluppo della mobility as a service. Questi i punti chiave illustrati dall’assessora alla mobilità del Comune di Bologna, Valentina Orioli, in audizione al Senato presso l’VIII Commissione Lavori pubblici in rappresentanza dell’Anci che ha discusso sulle norme del decreto Infrastrutture e mobilità.
“Per innovare la mobilità urbana e restituire servizi e soluzioni efficaci – ha sottolineato l’assessora – il mobility management è un tassello importante in questo processo. Condividiamo pienamente lo sforzo di sostenere la sharing mobility e la gestione della mobilità, ma siamo preoccupati dello strumento in cui si è scelto di destinare le risorse per la mobilità condivisa, ovvero il Fondo nazionale TPL. Non deve passare il messaggio che servizio pubblico, oggi in un momento di grave sofferenza,  e mobilità collettiva sono in competizione, al contrario sono tasselli complementari. Bisogna inoltre lavorare per accompagnare le misure e gli interventi con graduali riforme normative che rendano flessibili le offerte di servizio TPL oggi presenti nei contratti di servizio, più aderenti ai fabbisogni degli utenti, a chiamata, possibili grazie alla tecnologia”.
L’assessora ha espresso poi alcune criticità sul Fondo per il mobility management che molti Comuni non sono riusciti a spendere secondo le modalità e i tempi previsti, e che ora rischiano di non riuscire a rendicontare le poche spese effettuate.
“Ai mobility management servono quindi risorse dedicate – ha chiarito – per potenziare gli uffici, serve formazione, soprattutto al comparto scolastico. Dobbiamo ripartire dal lavoro sulla mobilità casa-scuola e casa-lavoro, come direttrici fortemente impattanti la città. Rafforzare con risorse il mobility management equivale a potenziare la capacità pianificatoria dei Comuni e la gestione anche nel breve medio periodo dei cantieri che il PNRR porta ad attivare contemporaneamente nelle città e che congestioneranno gli spazi complicando la qualità di vita dei cittadini.”
Secondo Orioli, infine, per i Comuni sono necessari alcuni correttivi al provvedimento su infrastrutture e mobilità che Anci ha sintetizzato in un documento inviato al Senato. Tra le proposte di emendamenti più urgenti – come rimarcato dall’assessora – quello relativo alla necessità di introdurre “l’obbligo di condivisione dei dati di mobilità con gli enti locali competenti il servizio, sia rispetto l’offerta di servizi che rispetto la domanda, da parte di RFI e dei gestori il servizio ferroviario e da parte dei gestori del servizio TPL. Tale previsione – già presente nel Regolamento comunitario – deve essere rafforzata a livello nazionale ed è dirimente per lo sviluppo efficace dei servizi MAAS a livello nazionale”.