- Ottobre 15, 2019
Cultura
Anci e Fondazione Scuola beni e attività culturali: accordo valorizzazione patrimonio culturale
Con l’accordo con l’Anci, la Fondazione punta a rafforzare la sua capacità di intervento in quegli ambiti dove gli enti locali si trovano a svolgere un ruolo insostituibile nella gestione del patrimonio culturale, anche se non sempre adeguatamente supportati da mezzi e competenze specifiche
Il manager dei beni culturali deve sapersi muovere tra diversi contesti disciplinari ed essere in grado di dialogare con soggetti
eterogenei, pubblici o privati. E in questa missione si trova a fare i conti
con una rete di attori e portatori di interesse che diventa sempre più fitta e
complessa. È proprio la “complessità” la parola chiave del lavoro di
gestione del patrimonio, che la Fondazione Scuola dei beni e delle attività
culturali è chiamata, fin dalla sua istituzione da parte del Mibact, a
promuovere e facilitare attraverso attività formative e interventi sul
campo.
Oggi, attraverso la firma dell’accordo con l’Anci, la Fondazione punta a
rafforzare la sua capacità di intervento in quegli ambiti dove gli enti locali
si trovano a svolgere un ruolo insostituibile nella gestione del patrimonio
culturale, anche se non sempre adeguatamente supportati da mezzi e
competenze specifiche.
In base all’accordo sottoscritto, sarà possibile istituire specifici corsi di
formazione rivolti a funzionari, amministratori e gestori del patrimonio
culturale locale, mentre la Fondazione potrà contare su una rete capillare
che consentirà di esportare le proprie competenze anche verso i luoghi
meno centrali del sistema culturale nazionale.
Attraverso specifiche attività di formazione e trasferimento di competenze,
la Fondazione punta così a diventare un partner strategico per la
valorizzazione del patrimonio diffuso nei territori della Penisola.