• Febbraio 21, 2018
di anci_admin

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Anci aderisce al Manifesto, Decaro: “Più risorse, questo settore è anche un’opportunità”

L'Anci aderisce con convinzione al Manifesto "Tre obiettivi per la Cultura", promosso dall...
Anci aderisce al Manifesto, Decaro: “Più risorse, questo settore è anche un’opportunità”

L’Anci aderisce con convinzione al Manifesto "Tre obiettivi per la Cultura", promosso dalle organizzazioni italiane associate a Culture Action Europe (Arci, Coopculture, Fondazione Fitzcarraldo, Federculture e altre ancora) che, in occasione delle elezioni politiche 2018, chiede ai candidati di tutti gli schieramenti un impegno preciso a sostenere la richiesta di un incremento significativo della quota di bilancio statale destinato alla cultura e finalizzato ad alcuni obiettivi. Commenta così l’iniziativa il presidente dell’associazione dei Comuni, e sindaco di Bari, Antonio Decaro: “Condividiamo l’idea di fondo del Manifesto: per l’Italia la cultura è sì un diritto da garantire ai cittadini, ma anche e soprattutto un’opportunità da cogliere. Opportunità per produrre occupazione e lavoro di qualità, non solo nei luoghi in cui si conserva e si fa cultura, ma anche nelle tante imprese ‘creative’ che dal tessuto culturale trovano alimento per produrre beni e servizi. L’Italia ha investito molto in sostegno alla cultura negli ultimi anni. Ma non basta. Servono più risorse perché un Paese è tanto più forte quanto più i suoi concittadini sono colti, informati e allevati nella bellezza”. 
L’auspicio, in vista della nuova fase politica che si aprirà con le elezioni del 4 marzo, è che, proprio in una prospettiva di lungo respiro, si continui lungo la strada tracciata e si riaffermi, con scelte coraggiose e con riforme concrete, il valore del patrimonio culturale e paesaggistico e dell’industria creativa, per aprire una prospettiva di sviluppo nella quale il buon vivere vada di pari passo con la diffusione delle ricchezze economiche. In particolare, consideriamo di estrema importanza la proposta, contenuta nel Manifesto, di misure finalizzate a garantire un livello minimo di servizi culturali anche nei Comuni più piccoli e nelle aree più disagiate, attraverso l’istituzione di presidi multifunzionali a disposizione dei cittadini.